SBRANO ASTRID

Petizione per non abbattere Cloe, decisione in mano ai veterinari

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Petizione per non abbattere Cloe, decisione in mano ai veterinari
La Procura, non trattandosi di una questione penale bensì amministrativa, non potrà esprimersi a favore o contro l'abbattimento dell'animale.
Il destino di Cloe, il pastore tedesco di 5 anni che la settimana scorsa a San Martino al Tagliamento ha ucciso Astrid Guarini, una bimba di 3 anni, è scritto nella relazione che i veterinari dell'Azienda sanitaria hanno inviato alla Procura della Repubblica di Pordenone, dove la sezione di Udine dell’Oipa Italia Onlus ha depositato la petizione on line contro l'abbattimento del cane.
Sulla pagina Facebook "Salviamo Cloe dall'ignoranza" sono state superate le cinque mila adesioni.

Tutto dipenderà dalla relazione dei veterinari. Il contenuto del documento redatto dai veterinari non è ancora noto. Ed Enzo Re, responsabile del servizio Veterinario provinciale, non si sbilancia. Si limita a dire soltanto che «la relazione è stata inviata, come prevede il protocollo in questi casi, alla Procura».

I veterinari sono andati al canile Rifugio di Villotta di Chions per analizzare da vicino i comportamenti di Cloe, che allo stato si trova ancora rinchiusa da sola in un box. Può darsi che per il cane, che in questi giorni non ha mai dato segnali di pericolosità e aggressività, nei confronti di nessuno, venga indicato un percorso rieducativo. (video)

Trascorso quel periodo potrebbe essere adottata da qualcuno, dal momento anche che più persone e associazioni, da Roma a Trento, hanno manifestato la volontà di accogliere l'animale in spazi propri. La cosa certa è che l'animale non tornerà più nella casa di via Tonello, a San Martino, dove è stata aggredita Astrid. Così ha deciso, per rispetto alla famiglia della vittima, Loris Truant, che insieme alla madre della piccola, Mara Menotto, è sotto indagine per l’ipotesi di omicidio colposo. Al canile di Villotta sono in attesa di una comunicazione ufficiale sul destino di Cloe, mentre la presidente Aurora Bozzer dichiara: «Faremo di tutto perché il cane non venga soppresso. Qui da noi è al sicuro». (fonte)