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CONVEGNO IN PIEMONTE

Come fare sistema e non perdersi nella giungla dell’agroalimentare

Come fare sistema e non perdersi nella giungla dell’agroalimentare
Il 60% circa dei piemontesi teme i rischi chimici connessi all'eventuale presenza di pesticidi, ormoni, additivi negli alimenti; il 52% si preoccupa della presenza di possibili batteri o virus nei cibi.

Sono alcuni dati di un sondaggio condotto dall'Asl To5 ed emersi dal convegno "Il Piemonte porta in tavola qualità, salute e sicurezza- Come fare sistema e non perdersi nella giungla dell'agroalimentare", organizzato nei giorni scorsi Palazzo Lascaris da Consiglio regionale e Asl To5, in collaborazione con Federsanità Anci Piemonte.  Al convengno è intervenuto il Coordinatore del CEIRSA e Presidente AIVEMP Bartolomeo Griglio con la relazione "Il controllo dei determinanti di rischio di sicurezza alimentare: l'esperienza del Piemonte". Ad approfondire il rapporto dei consumatori con gli alimenti e la loro sicurezza produttori, consumatori e numerosi esponenti della Giunta piemontese: Antonio Saitta, Assessore alla Sanità, Giorgio Ferrero, Assessore all'Agricoltura e Giuseppina De Santis, Assessore alle Attività produttive; le conclusioni sono state affidate a Mauro Laus, Presidente Consiglio regionale del Piemonte.

"Circa un milione di piemontesi va incontro ogni anno a problemi di salute legati al consumo di alimenti contaminati", ha dichiarato Maurizio Dore, direttore generale Asl To5 e presidente Federsanità Anci Piemonte. Una stima confermata da uno studio di Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) che, attraverso un sondaggio a campione in sette regioni compreso il Piemonte, ha rivelato che il 69% della popolazione scongela gli alimenti in modo scorretto e almeno 1 cittadino su 4 ha lamentato sintomi gastroenterici correlabili con l'assunzione di cibi crudi.

Al centro dei lavori la qualità dei controlli, le opportunità per lo sviluppo e il commercio delle produzioni agroalimentari e naturalmente la tutela della salute.

"La sicurezza alimentare - ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus - è un terreno multidisciplinare che va protetto e rafforzato dal legislatore ma è altrettanto necessario favorire il lavoro in rete da parte dei vari enti coinvolti per eliminare i doppioni nelle procedure, nelle strutture e negli adempimenti burocratici e favorire una visione d'insieme più autentica del problema". "Ecco perché nella difesa del made in Italy - ha aggiunto Laus - il sistema dei controlli deve diventare alleato dei produttori come lo è dei consumatori e deve scongiurare ogni rischio di criminalizzazione preventiva delle imprese. In tal senso è anche importante avviare un programma di educazione alimentare, a partire dalle scuole, affinché una corretta informazione condizioni positivamente gli stili di vita delle famiglie".

pdfLA_BROCHURE_DEL_CONVEGNO.pdf387.63 KB