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ANMVI TOSCANA

Consultazioni sulla riforma del sistema sanitario toscano

Consultazioni sulla riforma del sistema sanitario toscano
ANMVI Toscana è convocata per le consultazioni sul riordino della sanità regionale. Centro della riforma è la fusione delle attuali aziende USL.
Il 5 febbraio il Presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci sentirà le organizzazioni veterinarie sulle disposizioni urgenti per il riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale. Le consultazioni, avviate ieri, riguardano due proposte di riordino (pdl 301 e pdl 396) all'esame della V Commissione consiliare. L'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni ha già dichiarato gli obiettivi: "Razionalizzeremo risorse e servizi».

Cosa prevede la riforma- E' previsto l'avvio di un processo di fusione e di riorganizzazione dei servizi sanitari a livello di 'area vasta', che dispone la decadenza dei direttori generali, dei direttori amministrativi, dei direttori sanitari e dei direttori dei servizi sociali delle aziende unità sanitarie locali a far data dal 1° marzo 2015. Contestualmente, si prevede la loro sostituzione con un commissario per tutte le aziende USL afferenti la stessa area vasta. A regime, a partire dal 1° gennaio 2016, il sistema sanitario toscano si comporrà di 3 aziende USL di area vasta attraverso la fusione delle attuali aziende USL. Viene introdotta la figura del  direttore di area vasta, nominato dal Presidente della Giunta regionale, a cui vengono attribuiti vasti poteri, tra cui l'elaborazione della programmazione di area vasta con la proposta di attribuzione delle risorse necessarie e il monitoraggio, la verifica e la valutazione dei piani operativi dell' azienda ospedaliero-universitaria e dell'azienda unità sanitaria locale.

Il Presidente Marco Remaschi  fa il punto sull'iter della riforma: "Contiamo di approvare la legge nell'ultima aula utile, quella del 24-25 marzo (in Regione si andrà a elezioni a maggio). "In un contesto di contrazione di risorse siamo chiamati a garantire livelli e qualità dei servizi, ragionando su una riorganizzazione che pone legittime preoccupazioni – aggiunge – tra i dirigenti, tra gli oltre 50mila operatori del sistema, tra gli stessi cittadini, per i cambiamenti che si vanno sviluppando". Da qui l'importanza di "confrontarci su tanti aspetti significativi e sfidanti, per focalizzare l'attenzione su una riforma che certo non si chiuderà con l'approvazione della legge in Consiglio regionale, ma continuerà a svilupparsi nei mesi successivi".

Anche il vicepresidente della commissione Stefano Mugnai ricorda che "la Giunta regionale, il 26 gennaio, ha approvato gli obiettivi per le aziende sanitarie, comportandosi come se la riforma fosse già legge: si tratta di capire se la Giunta ha ben chiaro che la proposta di legge in questione è in capo al Consiglio regionale". 

"Terremo alta l'attenzione, per capire dove andiamo – ha assicurato il presidente Remaschi – e faremo nostra la preoccupazione di tutelare i territori, in un contesto davvero molto variegato".



pdfPDL301_RIFORMA_DELLORDINAMENTO_SANITARIO_REGIONALE.pdf1.27 MB

pdfPDL_396_RIORDINO_SSR_TOSCANA.pdf74.89 KB