SARDEGNA

Peste suina africana: dall'Europa finanziamenti e super esperti

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Peste suina africana: dall'Europa finanziamenti e super esperti
Prima tranche di finanziamento per il Piano d'azione straordinario per l'eradicazione della peste suina africana. Incaricati Vizcaino e Laddomada.
Arrivano in Sardegna dall'Europa un milione e 80mila euro.  L'ha deciso la Commissione Europea, aprendo così grande credito al Piano approvato in Giunta a novembre scorso con l'obiettivo di azzerare definitivamente l'epidemia nel giro di pochi anni.  Il Piano sarà messo in atto da un Comitato ristretto d'indirizzo che opererà attraverso una Unità di progetto.

Gli interventi costeranno circa 4 milioni di euro all'anno e, oltre all'eradicazione dell'epidemia, hanno come obiettivo il rilancio della produzione agroalimentare sarda garantendone qualità e sicurezza. L'annuncio è stato dato dagli assessori della Sanità e dell'Agricoltura Luigi Arru ed Elisabetta Falchi che hanno ufficialmente presentato alle due Commissioni competenti del Consiglio regionale, in seduta congiunta, i due esperti che collaboreranno con la Regione: Josè Manuel Sanchez-Vizcaino del Centro de Investigacion Visavet di Madrid, considerato il massimo esperto di peste suina africana e di piani per eradicarla e ingaggiato attraverso una convenzione triennale da 100mila euro con l'Universita di Madrid, e Alberto Laddomada, vice capo unità della direzione generale Salute e tutela dei consumatori ed esperto riconosciuto in materia di peste suina africana, che dalla Direzione Generale della Sanità della Commissione europea sarà distaccato in Sardegna per sei mesi, con costi a carico della stessa Ue.

Vizcaino, che con il suo Piano in Spagna ha di fatto azzerato la peste suina africana, assicura: "Per la Sardegna un'azione rapida. Possiamo farcela, l'Isola ha le carte in regola per riuscirci, per riuscire a combattere questa terribile epidemia e far capire al mondo intero che i prodotti di questo territorio sono sicuri". Il danno economico provocato dalla peste suina nell'Isola, ma in generale in Italia e in tutta l'Europa, che è il primo esportatore di suini, è enorme: "La Commissione Europea segue con molta attenzione la vicenda sarda - assicura Laddomada - C'è preoccupazione ma anche la consapevolezza che finalmente ci si sta impegnando per risolvere questo problema, tanto che al di là del valore economico pur importante è significativa la decisione di finanziare il Piano, perché significa che lo considerano valido".

L'Asessore Falchi ha anche aggiunto che " ci sono 10 milioni di fondi messi a disposizione dall'Agricoltura, al momento in capo ad Argea". Saranno utilizzati "per dare i mezzi agli allevatori virtuosi per proseguire con la loro attività, cominciando a costruire i recinti per evitare il pascolo brado, chi alleva in sicurezza potrà inoltre beneficiare del benessere animale, allargato in questo caso al settore suino". L'assessore della Sanità Arru è convinto che si tratti prima di tutto di una battaglia culturale: "Andremo a parlare con gli allevatori, spiegheremo loro che allevare seguendo le regole è un'opportunità e non un limite, e allo stesso tempo eviteremo l'eccesso di controllo sugli allevatori professionisti che già lavorano molto bene. Di sicuro, non sarà un Far West con abbattimento selvaggio dei suini. Questa Giunta, con in testa il presidente Pigliaru, vuole affrontare e soprattutto risolvere questo problema storico per la Sardegna, siamo consapevoli del peso di una battaglia così importante, ma anche assolutamente decisi a portare a casa il risultato".