DELIBERA DI GIUNTA

La Toscana premia e valorizza la sua dirigenza medica e veterinaria

Regioni
La Toscana premia e valorizza la sua dirigenza medica e veterinaria
Un atto di "gratitudine" nei confronti della dirigenza SSR della Toscana. E' questo il senso degli impegni assunti dall'Assessorato regionale alla Salute. ,

"L'ottimo livello raggiunto attraverso la valutazione nazionale dei Livelli Essenziali di Assistenza" ha spinto la Regione Toscana- attualmente in fase di riorganizzazione dei servizi sanitari regionali- all'adozione di una  intesa con le sigle sindacali  della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria che esprime " gratitudine per i professionisti che, pur sacrificati nello sviluppo delle carriere  delle specifiche retribuzioni nella lunga e difficile stagione della spending review non hanno fatto mancare impegno, competenza, presenza generosa ai nostri malati e a tutti i cittadini".

L'intesa è adottata con delibera di Giunta ed è finalizzata alla valorizzazione professionale dei ruoli dirigenziali del SSR.  FVM-Toscana valuta "importanti i contenuti dell'intesa, che vanno in controtendenza rispetto ai i tagli governativi sulla Sanità".  Con questo atto, inoltre, l'Assessorato al Diritto alla salute si impegna  "anche aprendo un Tavolo permanente" ad approfondire i temi oggetto dell'intesa.

Indennità di esclusività e retribuzione di posizione - La Regione Toscana è "convinta sostenitrice dell'introduzione del rapporto esclusivo per i dirigenti medici e sanitari". Le indennità contrattualmente riconosciute per la scelta di lavorare esclusivamente per il servizio sanitario pubblico "rappresentano per il Sistema Sanitario Toscano un riconoscimento significativo promuovente scelte e comportamenti di appartenenza, in particolare nei giovani professionisti".
La Regione Toscana assume quindi l'impegno a riconoscere- in tutte le Aziende sanitarie toscane a tutti i dirigenti che si sono trovati nell'arco temporale previsto tra il 2011 ed il 2014 nella condizione di aver maturato i cinque anni di anzianità -il diritto al riconoscimento formale e sostanziale dell'indennità e funzione prevista, previa valutazione positiva del Collegio tecnico. Con l'Intesa, la Regione assume inoltre l'impegno a riconoscere l'attribuzione di un incarico professionale con conseguente conferimento della prevista indennità di esclusività anche per tutti i dirigenti che anche successivamente al 2014 e fino a nuova disposizione contrattuale o legislativa si trovano nella condizione di aver maturato i 5 anni di anzianità. Per i professionisti al 15esimo anno di attività, "si cercheranno da subito soluzioni nelle specifiche aziende ove il problema è presente".

Retribuzione di risultato
- In merito all'incremento del fondo per la retribuzione di risultato dell'1% (come tetto massimo) del monte salari 1997, l'Assessore regionale al Diritto alla Salute e le Organizzazioni Sindacali concordano per "un coordinamento a livello regionale, con l'obiettivo di favorire un tendenziale riequilibrio delle diverse situazioni aziendali". Una volta definite le modalità di riequilibrio, la Regione fornirà indicazioni alle Aziende sanitarie, "affinché procedano ad accantonare prudenzialmente in bilancio le risorse corrispondenti agli importi stabiliti per ciascuna Azienda".

Direttori di struttura complessa e dotazioni organiche- L'Assessorato si impegna ad effettuare una ricognizione delle aree di maggiore criticità presenti nelle aziende sanitarie e a definire, di concerto con le stesse, un piano di copertura dei posti vacanti individuandone anche le priorità. Nei Dipartimenti della Prevenzione tale sviluppo deve inoltre puntare, attraverso il rispetto delle competenze delle specifiche discipline contrattuali e della formazione, alla efficacia e alla massima trasparenza nei confronti dei cittadini e degli operatori.

Stabilizzazione del precariato-  La precarietà, il cambio frequente della sede o della tipologia di lavoro "non permettono di fare un investimento di crescita culturale e tecnica, fondamentale per garantire qualità e sicurezza delle cure. Per questo è necessario adottare politiche di riduzione della precarietà nel nostro SSR, dando rapida attuazione agli accordi nazionali di prossima pubblicazione e stringenti indicazioni alle Aziende per non perpetuare le situazioni di precarietà lavorativa così diffusamente in essere, soprattutto nelle specialità in maggior sofferenza".

Valorizzazione dei professionisti-
C'è "sempre più bisogno di persone motivate che credono nello sviluppo professionale e di carriera".  La Regione si impegna a finanziare progetti biennali su obiettivi sanitari regionali o di area vasta, per un totale di 1 milione di euro all'anno. La definizione dei percorsi e degli obiettivi da raggiungere saranno con un apposito tavolo di confronto.

Delibera n° 1074/2014 della Giunta Regionale della Toscana