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EMILIA ROMAGNA

Eradicare l'Aujeszky: veterinari aziendali nelle linee guida

Eradicare l'Aujeszky: veterinari aziendali nelle linee guida
Obiettivo: il riconoscimento di indennità del territorio regionale. Requisiti per la qualifica di "allevamento indenne". Interventi vaccinali a cura del "veterinario aziendale".

La giunta dell'Emilia Romagna ha approvato le Linee guida per l'attuazione dei controlli inerenti la malattia di Aujeszky per gli allevamenti suini della Regione Emilia-Romagna

La maggior parte dei Paesi europei ha raggiunto lo status sanitario di indennità per malattia di Aujeszky e che in caso di difficoltà da parte dell'Italia nell'ottenere analoga qualifica, il comparto produttivo suinicolo potrebbe subire significative penalizzazioni. Di qui l'esigenza di adottare specifiche Linee guida per l'attuazione dei controlli inerenti la malattia di Aujeszky per gli allevamenti suini della Regione Emilia-Romagna.

L'obiettivo è di avviare un percorso di eradicazione conforme alla Decisione 2008/185/CE ed ottenere il riconoscimento di indennità del territorio regionale. Del resto l'applicazione del Piano di controllo prevista dal D.M. 1 aprile 1997 ha determinato sul territorio della regione una riduzione della siero prevalenza della Malattia di Aujeszky che in alcune province si è stabilizzata al di sotto del 15%.

Le Linee guida sono state approntate dal Servizio Veterinario  della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Funzione "Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna" dell'IZSLER. Sul documento c'è il parere positivo del Centro nazionale di referenza e della Direzione generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute.  Alle linee guida sull'Aujeszky  dovranno conformarsi anche quelle regionali  regionali per l'applicazione dei piani nazionali di sorveglianza della MVS, della PSA.

Per l'esecuzione degli interventi vaccinali, il proprietario o detentore si avvale di norma del veterinario aziendale, sia esso libero professionista, dipendente dall'azienda o dipendente da associazioni di categoria, il quale è autorizzato a svolgere tale attività, previa comunicazione all'AUSL competente. Tale comunicazione è conservata agli atti dal servizio Veterinario.
Qualora l'azienda faccia richiesta di ottenimento della qualifica, il nominativo del veterinario aziendale viene riportato anche sulla relativa istanza (Allegato 2).
Il veterinario aziendale è responsabile dell'applicazione dei piani vaccinali (DM 30.12.2010 art, 4-ter). A tal fine predispone una procedura scritta specifica per l'allevamento. Tale procedura dovrà descrivere l'operatività prevista al fine di garantire l'attuazione delle vaccinazioni, a seconda della tipologia degli animali allevati.

Il provvedimento dettaglia i requisiti per l'ottenimento e il mantenimento della qualifica di allevamento indenne. Qualora siano rispettati tutti i requisiti, la AUSL mantiene la qualifica assegnata all'allevamento e aggiorna la data del controllo in BDN. Se il campionamento per il mantenimento della qualifica è attuato dal veterinario aziendale, i campioni sono consegnati all'IZSLER che invierà l'esito alla AUSL per l'aggiornamento della qualifica in BDN.

Per "veterinario aziendale" le Linee guida intendono "un veterinario, diverso da quello ufficiale, individuato dal Titolare dell'allevamento, ai sensi dell' articolo 3, comma 2 del D.M. 1 aprile 1997, responsabile della esecuzione del piano vaccinale, delle registrazioni, ed eventualmente dell'esecuzione dei controlli sierologici previsti per la qualifica e autorizzato a svolgere tale attività, previa comunicazione all'AUSL competente".