TOSCANA

Pre-pensionamenti per medici e veterinari con 40 anni di contributi

Regioni
Pre-pensionamenti per medici e veterinari con 40 anni di contributi
Fuori 500 medici e veterinari. La Toscana taglia del 10 per cento i dipendenti utilizzando lo 'scivolo' previdenziale.

Almeno 5mila lavoratori del personale dipendente di Regione, Ars (l'azienda regionale che ricomprende tutti i dipendenti delle aziende sanitarie), Estav e Arpat si preparano ad andare in pensione con lo scivolo. Un colpo di scure che in due anni taglierà del 10 per cento i dipendenti delle strutture regionali.

Questo l'effetto più vistoso della spending review imposta alla Toscana dalla legge di stabilità del governo Renzi. Un salasso da 444 milioni di euro che la Regione trasferisce nella legge di bilancio 2015. Il compito da portare a termine per non finire contro il muro dell'esecutivo nazionale è presto detto. Mettere in atto "un vero e proprio colpo di frusta per non deragliare, rimanere in carreggiata e far diventare la Toscana ancora più agile", ha detto il presidente Enrico Rossi in una concitata conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati.

La formula del pre-pensionamento è la novità più importante della manovra 2015 che dovrebbe essere licenziata oggi dalla giunta regionale. Poi dovrà passare al vaglio del consiglio regionale, ma nella maggioranza paiono essere tutti d'accordo. Le riduzioni vanno fatte e pure in fretta.

Fuori 500 medici e veterinari. Dei 5mila lavoratori dipendenti della Regione, in due anni saranno prepensionati in 500 tra medici e veterinari. Si tratta di tutti quei professionisti sotto i 65 anni di età (nel periodo 2015-2016) che hanno raggiunto i 40 anni di contributi. I professionisti considerati in esubero per due anni non potranno essere sostituiti.

L'operazione dimagrimento. L'operazione di dimagrimento del personale regionale non arriva come un fulmine a ciel sereno. C'era stata una richiesta esplicita da parte della giunta a presentare un quadro delle situazioni in prospettiva dei tagli. E gli enti interessati – Regione, Ars, Estav e Arpat - hanno discusso a lungo degli aggiustamenti strutturali da mettere a regime. I numeri – ammette Rossi - sono ancora in divenire. Così come i risparmi reali che verranno da questa sforbiciata.

Certo è, però, che nel 2015 la Regione vedrà diminuire i dirigenti da 115 a 80 (e nel 2010 erano 139). Dal prossimo anno, invece, rimarrà un solo dirigente generale. Il resto sarà composto da dirigenti semplici. "Un dimagrimento necessario, che consentirà di aprire in un paio di anni spazi ai giovani e alla nuove generazioni", ha spiegato il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Da mettere in conto che i nuovi ingressi, quando sarà il momento di aprire nuovamente la porta dell'amministrazione regionale, si dovranno accontentare di stipendi molto più bassi della generazione che li ha preceduti. Insomma. Una spending review in perfetto stile Mario Monti anche se c'è il premier Matteo Renzi.

La scure su sanità e partecipate. L'operazione snellimento della macchina regionale riguarda anche la sanità e le partecipate (vedi articoli sotto). Basti sapere, però, che le 12 aziende sanitarie e 4 aziende ospedaliere che ci sono oggi, vengono accorpate in tre macroaziende con l'aggiunta di una quarta. La tecnologia sopperirà alla diminuzione di personale sanitario. L'aumento del ticket per le fasce più agiate della popolazione rimane un'ipotesi in campo. (fonte)