• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30964
DISASTRO AMBIENTALE

Processo a Quirra: non si impedì l'accesso agli animali

Processo a Quirra: non si impedì l'accesso agli animali
"E' mancata un'adeguata interdizione della zona, attraverso segnaletica appropriata, e recinzioni invalicabili attorno alle aree delle esercitazioni militari".
Secondo gli inquirenti chi doveva garantire la sicurezza della popolazione civile e del territorio non lo ha fatto: è mancata un'adeguata interdizione della zona, attraverso segnaletica appropriata, e recinzioni invalicabili attorno alle aree delle esercitazioni militari. Proprio la mancanza di queste precauzione avrebbe concesso alla popolazione e al bestiame di accedere all'area 'inquinata' in cui si svolgevano i test militari. Nonostante l'assottigliarsi delle accuse, per gli abitanti il processo è comunque carico di valore, perché mai prima d'ora l'esercito aveva riconosciuto i danni causati, o l'amministrazione dello Stato fatto nulla per porre rimedio alla situazione.

Si è svolta ieri la prima udienza del processo per disastro ambientale legato ai veleni del poligono militare di Quirra. Chiamati in aula come imputati otto tra generali e colonnelli che hanno diretto la base nei sei anni tra il 2004 e il 2010, tutti accusati di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri negli anni che si sono succeduti al comando. Situato nell'Ogliastra, Sardegna centro-orientale, il poligono è da tempo al centro di polemiche e proteste dei cittadini che vivono nei dintorni, a causa delle esercitazioni militari che vengono svolte all'interno dell'area e che, oltre a lasciare resti di missili sparsi su spiagge e campagne limitrofe, rilasciano veleni chimici e scorie nell'ambiente.

Rilevante fu il ruolo assunto dalla ASl locale e dagli studi condotti dai veterinari sulla cosiddetta "Sindrome di Quirra" che ha colpito gli allevatori e le popolazioni umane e animali nella regione sarda dell'Ogliastra. Agli atti parlamentari e giudiziari proprio la relazione epidemiologico-sanitaria e ambientale redatta nel 2010 dei dirigenti veterinari Giorgio Mellis e Sandro Lorrai, che per la loro attività hanno avuto il riconoscimento del Premio FNOVI " Il Peso delle cose".

Durante l'udienza la Regione Sardegna, le province di Cagliari e Ogliasta, alcune associazioni civili, come Wwf e Coldiretti, e numerosi abitanti dei paesi intorno al poligono - malati di leucemia, tumori e malformazioni, che collegano il sorgere delle patologie all'esposizione ai veleni della base - in tutto una cinquantina di domande, hanno avanzato la richiesta di essere ammessi come parte civile nel processo. La prossima udienza è stato fissata per il 13 novembre.

Le indagini sono andate avanti per tre anni. All'apertura del fascicolo erano undici i capi di imputazione contestati dalla Procura, tra cui omicidio colposo, ma nel tempo il quadro accusatorio è stato ridimensionato: oggi viene contestato agli otto militari imputati solamente l'omissione di cautele. (fonte)

Quirra, parere del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare