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SARDEGNA AL COLLASSO

Peste suina africana e blue tongue: 'negligenza e inerzia'

Peste suina africana e blue tongue: 'negligenza e inerzia'
La ricomparsa della Blue Tongue causata dall'assenza di una programmazione vaccinale costante. Determinante il Registro per la tutela della razza suina autoctona.
E' toccato al Sottosegretario Giuseppe Castiglione rispondere ieri in Commissione Agricoltura, a nome del Governo e del Ministero della Salute alla agguerrita interrogazione dell'On Pili.
"Il sistema zootecnico sardo, quello ovino e quello suinicolo della Sardegna - ha fatto notare l'interrogante - "è in ginocchio per negligenza e l'incapacità del governo regionale e l'inerzia del governo nazionale".
gli allevatori sardi hanno avuto le greggi decimate dalla «blue tongue, mentre gli allevatori suinicoli subiscono ormai da decenni la peste suina africana.  L'interrogante lamenta che "non è stato messo in campo nessun piano strategico, straordinario e urgente per debellare queste gravi malattie"; nel comparto suino, è bloccato il 90 per cento delle produzioni industriali della Sardegna, mentre per il settore ovino "è stato stanziato meno del 25 per cento delle risorse necessarie ad indennizzare i danni dell'ultima calamità legata alla blue tongue".

Incostante piano vaccinale contro la Blue Tongue- Castiglione ha risposto che il tipo di vaccino utilizzato in Italia e in Europa, "richiede interventi ripetuti per garantirne la massima efficacia. Peraltro, avendo rilevato come la Sardegna presenti le condizioni ecologiche e climatiche ideali per il mantenimento dell'infezione, appare evidente che, in assenza di una pratica continua, costante e attenta di vaccinazione, l'infezione e le conseguenti forme cliniche sono destinate a ripresentarsi". Infatti, dopo l'iniziale quasi scomparsa dei focolai della malattia nel 2003, "l'incostante replica del programma vaccinale ha determinato la ricomparsa della malattia nel 2012". Il Sottosegretario ha anche sottolineato che " nonostante le comunicazioni alle autorità regionali da parte della competente Unità di crisi nazionale, la regione Sardegna non ha programmato in tempo utile né attuato, fino a dicembre 2013, alcuna campagna di vaccinazione che, dal 2012, come previsto dal Piano di sorveglianza nazionale presentato e approvato dalla Commissione europea, è a carattere facoltativo. Infatti, solo dopo l'emergenza epidemica del 2013 la regione Sardegna ha disposto una campagna di vaccinazioni, immunizzando 1.797.832 animali di cui 1.759.811 ovini e 35.779 bovini".

Contro la PSA il Registro delle razza autoctona sarda- Riguardo al virus della peste suina africana, Castiglione ha ricordato che da qualche anno, è stato attivato un processo di qualificazione e valorizzazione di questo tipo di allevamento tradizionale fondato sull'attività del Registro anagrafico, tenuto dall'Associazione nazionale allevatori suini e sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che permette la salvaguardia della razza autoctona sarda. "Ritengo opportuno il consolidamento dell'attività del Registro anagrafico per la razza Sarda perché può contribuire a superare la piaga dell'abusivismo e a creare le condizioni per un sano sviluppo economico dell'allevamento suinicolo estensivo"- ha dichiarato Castiglione.
La razza autoctona sarda deve essere allevata in modo controllato in appositi allevamenti all'aperto dotati dei requisiti strutturali e organizzativi che garantiscano la piena tracciabilità e la salute degli animali ed impediscano la diffusione di epidemie quali la peste suina, quindi l'attività del Registro anagrafico, unitamente ad una puntuale ed efficace applicazione della normativa sanitaria in vigore per il controllo e l'eradicazione della malattia, "rappresenta un importante strumento per regolamentare l'attività di numerose aziende suinicole sarde che praticano l'allevamento estensivo e per garantire l'adozione di efficaci standard di sicurezza sanitaria all'interno di queste realtà allevatoriali".

La Regione non ha chiesto l'assicurazione agevolata- Le epizoozie sono ammissibili all'assicurazione agricola agevolata da contributo pubblico; gli interventi compensativi ex post previsti, a favore degli allevatori, dal decreto legislativo n. 102 del 2004 attraverso il Fondo di solidarietà nazionale, possono essere attivati, in deroga al Piano assicurativo, solo qualora si accerti l'impossibilità di sottoscrizione delle coperture agevolate per l'assenza di offerta assicurativa da parte delle compagnie. "La regione Sardegna, ha detto Castiglione-  non ha formalizzato alcuna richiesta in tal senso".