PIANO DI RIENTRO

Calabria, il Ministero blocca le nomine in sanità

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Calabria, il Ministero blocca le nomine in sanità
Le nomine di direttori generali o di commissari delle ASL, alla luce del parere dell'Avvocatura Erariale, non poggiano su presupposti  di legittimità. "Alla luce dell'autorevole parere dell'Avvocatura erariale, non sussistono i presupposti ne' di legittimità, ne' fattuali per compiere nomine nella Giunta regionale calabrese in prorogatio, nell'imminenza delle elezioni per il rinnovo degli organi di governo della Regione". "In relazione alle notizie di stampa secondo cui l'esecutivo regionale - prosegue la nota - in palese contrasto con le univoche indicazioni rese dall'Avvocatura dello Stato, dai Ministeri della Salute e dell'Economia e delle finanze e dai sub Commissari per l'attuazione del piano di rientro, il cui operato è stato sempre coerente con le indicazioni dei Ministeri vigilanti, intenderebbe ugualmente procedere con le nomine di direttori generali o di commissari straordinari delle Aziende sanitarie, occorre ribadire che, alla luce dell'autorevole parere dell'Avvocatura Erariale, non sussistono i presupposti ne' di legittimità, ne' fattuali per compiere tali nomine".

"Da un lato, la Giunta in prorogatio - afferma ancora il Ministero - non ha il potere di compiere atti di straordinaria amministrazione e, dall'altro, non è in discussione l'ordinato andamento della gestione presso le aziende sanitarie, tenuto conto del ruolo di reggenza riconoscibile in capo ai direttori amministrativi e sanitari ai sensi del decreto legislativo n. 502 del 1992 e s.m.i. Pertanto, qualsiasi eventuale iniziativa della Giunta regionale in prorogatio in questa materia che determinasse nuovi oneri amministrativi ed economici per la sanita' calabrese, e conseguentemente per la finanza pubblica, sarebbe necessariamente e tempestivamente censurata dai Ministeri vigilanti nonché dall'Organo commissariale per l'attuazione del Piano di rientro, cui è stato già dato mandato di assumere ogni idonea iniziativa per garantire la corretta attuazione del piano e la salvaguardia dei livelli sostenibili della spesa sanitaria regionale, ivi compreso il coinvolgimento degli organi giurisdizionali competenti".

"Per quanto poi concerne le accuse mosse da alcuni esponenti regionali al Governo per la mancata nomina del nuovo Commissario per l'attuazione del piano di rientro - conclude il comunicato - i Ministri della Salute e dell'Economia e delle finanze e il Presidente del Consiglio sono proprio in queste ore impegnati per pervenire in tempi celeri alla nomina del Commissario, così da restituire integrità all'Organo commissariale".