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TAGLIATI I RIMBORSI KM

Veterinari in stato di agitazione. Interviene Confindustria

Veterinari in stato di agitazione. Interviene Confindustria
Protestano i Veterinari della ASL di Benevento per il taglio alle indennità chilometriche. Confindustria invita ad un 'maggior dialogo tra Asl e professionisti'.

Dal 15 settembre, 41 Veterinari Ufficiali della ASL di Benevento daranno seguito ai loro propositi e sospenderanno l'utilizzo della propria autovettura per l'espletamento dell'attività ispettiva o di vigilanza.

Le conseguenze derivanti dal blocco coinvolgeranno molti settori del sistema produttivo locale (alimentare, mangimistico, conciario, ecc.) con effetti penalizzanti per tutta l'economia locale.
La mancata apposizione dei bolli sanitari, infatti, non solo inciderà sulle attività primarie interessate, ma potrebbe addirittura avere conseguenze sulle scelte commerciali nazionali ed estere riguardanti il settore produttivo collegato. Per questo Confindustria Benevento, con una propria nota indirizzata al direttore dell'ASL Michele Rossi e al segretario della federazione veterinari e Medici, Angelo Zerella, invita tutti i soggetti interessati ad un maggior dialogo e si rende disponibile a collaborare attivamente affinché sia possibile addivenire, nel più breve tempo possibile, a soluzioni idonee a salvaguardare le imprese e la sicurezza alimentare.

Motivo del contendere è "il mancato ed esatto rimborso delle percorrenze chilometriche che i veterinari dipendenti effettuano con la propria autovettura per l'espletamento dei compiti istituzionali (profilassi, ispezione e vigilanza) loro demandati.  Il 18 giugno scorso  l'Azienda ha comunicato ai medici veterinari la modifica delle condizioni del rimborso erogato a fronte dell'utilizzo delle autovettute personali in attività di servizio. Un brusco taglio legato sia alle modalità di calcolo dei rimborsi, sia al riconoscimento di una indennità aggiuntiva che i medici percepivano dal lontano 2007. Un vecchio assetto che la gestione attuale ha deciso di cambiare varando le disposizioni che hanno portato alla mobilitazione del personale veterinario.

A seguito di un'assemblea, quindi, i dirigenti veterinari dipendenti dell'Asl di Benevento hanno comunicato al direttore generale, che non metteranno più a disposizione dell'Azienda la propria autovettura per lo svolgimento dell'attività di competenza, salvo accordi aziendali che riportino allo status quo ante oppure ad altre disposizioni per loro non penalizzanti. I dirigenti veterinari hanno anche fatto sapere che rimarranno disponibili per l'espletamento delle attività assegnate (bonifica sanitaria degli allevamenti, ispezione e vigilanza sui prodotti di origine animale, certificazioni ed altro) ma secondo le indicazioni che l'Azienda vorrà fornire per gli spostamenti sul territorio (autobus, taxi, auto aziendali, ed altro).

L'Asl dovrà quindi trovare soluzioni alternative per consentire loro di raggiungere gli allevamenti, prospettiva praticamente impossibile da realizzare in considerazione dell'elevato numero di medici impegnati. I vertici aziendali dovranno dunque trovare necessariamente un'intesa con i veterinari per evitare il blocco totale di attività di primaria importanza come l'attestazione della salubrità delle carni nei luoghi di macellazione attraverso il rilascio dei bolli sanitari, i controlli nei luoghi di trattamento e trasformazione di prodotti animali (caseifici, salumifici, mercati ittici), la bonifica sanitaria degli animali vivi con relativo via libera alla movimentazione e dunque alla commercializzazione. Se invece l'accordo non dovesse arrivare, sugli scaffali troverebbero posto solo i prodotti provenienti da fuori provincia che alimentano perlopiù la catena della grande distribuzione ma non la rete delle attività di medio-piccola dimensione gestite dai commercianti locali.

«Dal 15 settembre – ha spiegato Angelo Zerella, leader della Federazione veterinari e medici – non metteremo più a disposizione dell'Azienda la nostra autovettura per lo svolgimento delle attività di nostra competenza, salvo accordi aziendali che ripristinino lo stato precedente o intervengano nuove disposizioni che non ci penalizzano. I dirigenti veterinari rimarranno come sempre disponibili per l'espletamento delle attività assegnate (bonifica sanitaria degli allevamenti, ispezione e vigilanza sui prodotti di origine animale, certificazioni, e altro) ma secondo le indicazioni che l'Azienda vorrà fornire per gli spostamenti sul territorio. Ci dicano come preferiscono che raggiungiamo i luoghi di lavoro: in autobus, in taxi, con auto aziendali?», domanda  il rappresentante sindacale. Che aggiunge: «Dello stato di agitazione abbiamo informato anche il Prefetto, così come ha fatto anche il nostro Ordine professionale, chiedendo un incontro urgente al fine di risolvere la questione ed evitare i consequenziali, inevitabili disagi che l'utenza del comparto agro-zootecnico e tutti i cittadini consumatori potrebbero subire a partire dal 15 settembre».

Foto Ntr24.it