TERAMO

Truffa dei cani, assolti anche i dirigenti veterinari Asl

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Truffa dei cani, assolti anche i dirigenti veterinari Asl
La procura aveva chiesto un'ammenda per maltrattamenti, ma per il tribunale non c'è stato reato. Assolti anche i tre veterinari coinvolti.
E' con una sentenza di assoluzione per tutti che, in primo grado, si chiude il processo per la presunta truffa dei cani. Lo hanno stabilito i giudici del tribunale in composizione collegiale. Nella precedente udienza il pm  sottolineando l'assenza di prove formatesi durante l'istruttoria, aveva chiesto l'assoluzione per gli imputati tranne che per l' esponente dell'associazione che gestiva la struttura di Colleparco poi smantellata: per lei aveva chiesto una condanna a 5mila euro di multa per il solo reato di maltrattamento di animali e l' assoluzione da tutti gli altri reati contestati.

Lo stesso pm aveva chiesto l' assoluzione per tutti i reati per gli altri quattro imputati: un' altra esponente dell'associazione che gestiva la struttura di ricovero finita nelle indagini e due veterinari diepndenti ASl, il responsabile dell'unità di randagismo dell'Asl, il direttore del dipartimento di prevenzione e responsabile del servizio sanità animale dell'Asl e  il responsabile del servizio igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche. Le accuse contestate andavano dalla truffa ai maltrattamenti agli animali, dall'omissione d'atti d'ufficio alla falsità ideologica.

Ieri i giudici hanno assolto i cinque dal reato di maltrattamenti perchè il fatto non costituisce reato e dagli altri reati contestati perchè il fatto non sussiste. Commenta l'avvocato  difensore delle animaliste: «La parte civile rappresentata dal Comune di Teramo si è associata alla richiesta del pm per quanto riguarda i maltrattamentii, ma lo stesso Comune di Teramo come ente gestore il 30 aprile scorso ha assegnato, sempre alla Villanova poichè si occupa della cura e del benessere degli animali, la gestione delle colonie feline di Teramo. Un atteggiamento davvero contraddittorio».

E sull' assoluzione intervengono anche i difensori dei tre veterinari: «Si chiude dopo anni - dichiara uno dei legali- una vicenda che in verità ha visto i vertici veterinari aziendali operare sempre con correttezza nei limiti delle proprie effettive competenze e risorse economiche». Secondo la procura, 64 cani senza padrone raccolti in strada e portati nella struttura di Colleparco vi sarebbero stati trattenuti mesi e mesi indebitamente, oltre il periodo necessario a compiere le operazioni di microchippatura e sterilizzazione previste dalla legge prima della reimmissione sul territorio. Questo, sempre secondo l'accusa, perchè tenere gli animali "parcheggiati" imponeva ai Comuni "proprietari" degli stessi un esborso per garantire loro vitto e alloggio: due euro e 50 centesimi al giorno per ciascun cane. (fonte: Il Centro.)