APPROVATE NUOVE NORME

Regole per i cani e possesso responsabile in Emilia Romagna

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Regole per i cani e possesso responsabile in Emilia Romagna
Via libera dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali ai criteri per la detenzione da parte di privati di animali d'affezione, con specifiche disposizioni che riguardano i cani. La commissione, presieduta da Monica Donini, ha infatti espresso parere favorevole (sì dalla maggioranza dei presenti: Pd, Fds, Idv, Misto; contrari: Fi-Pdl) alle indicazioni tecniche predisposte dalla Giunta regionale per la tutela del benessere degli animali d'affezione, in particolare i cani.

Tra gli obblighi del proprietario, che risulta "responsabile della salute e del benessere" del proprio animale, quello di garantire "un ricovero adeguato" e di "assicurare giornalmente cibo e acqua pulita". Ancora, di provvedere alle cure sanitarie, a una adeguata attività motoria e al controllo dell'attività riproduttiva. È invece vietato mettere in atto "qualsiasi maltrattamento o comportamento lesivo nei confronti degli animali" e qualsiasi altra azione che possa nuocere al loro benessere o determinare situazioni di rischio: ad esempio, tenere l'animale in spazi angusti, all'esterno senza un idoneo riparo o in isolamento privo dei necessari contatti. Inoltre, è fatto divieto di educare, addestrare o fare gareggiare gli animali ricorrendo a percosse, violenze e costrizioni fisiche, così come lasciare gli animali chiusi in veicoli o rimorchi senza un'adeguata areazione.

Per quanto riguarda in particolare la detenzione dei cani, il documento fissa le dimensioni dei ricoveri, che possono variare da un minimo di 4 fino ai 9 metri quadrati a seconda che l'animale pesi da meno di 10 kg a più di 40 Kg. Con un 'incremento di superficie' per ogni ulteriore cane nel medesimo ricovero che passa dai 3 ai 7 metri quadri, sempre in base al peso dell'animale. I box di ricovero – si legge nel testo – devono prevedere una superficie pavimentata di almeno il 30% del totale, con una opportuna inclinazione per il drenaggio e devono essere dotati di cucce "sufficientemente coibentate, con tetto impermeabile e adeguatamente isolate da terra".

Tra le altre disposizioni riservate ai possessori di cani è prevista inoltre la deroga all'obbligo di museruola nei luoghi pubblici per i cuccioli fino ai 6 mesi. Per quanto riguarda il divieto di uso della catena, è previsto che il proprietario che ne faccia uso in deroga sia tenuto ad esibire alle autorità di controllo il certificato medico del veterinario curante, che spieghi le ragioni del contenimento dell'animale e la sua durata. In caso di detenzione dovuta a pericolosità dell'animale, l'obbligo di catena è stabilito da un'ordinanza sindacale su parere rilasciato dal servizio veterinario dell'Ausl.

Sempre per i cani, i nuovi criteri prevedono che i Comuni autorizzino e realizzino nell'ambito di giardini e parchi pubblici appositi spazi per la "sgambatura", nei quali gli animali possano essere introdotti senza guinzaglio e museruola.

Nel dibatto ha espresso "forte dissenso" Luca Bartolini (Fi-Pdl). Sono intervenuti poi i consiglieri del Pd Marco Barbieri, Giuseppe Paruolo e Antonio Mumolo, ad avviso dei quali, pur con diverse motivazioni, il documento rappresenta un punto di mediazione tra le diverse esigenze in campo. (fonte)