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LOMBARDIA

Si' a mozione su minor vincoli a sperimentazione animale

Si' a mozione su minor vincoli a sperimentazione animale
Cambio di rotta in Lombardia? Approvata una mozione per chiedere che la ricerca sia "consona alle esigenze del progresso".

Una normativa italiana sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici che sia rispettosa delle direttive europee ma che non restringa troppo la ricerca. E' questa la richiesta contenuta nella mozione del Nuovo Centro Destra approvata in dal consiglio regionale della lombardia con 34 voti favorevoli, 14 contrari e 12 astenuti.

Il documento chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo nazionale perche' il decreto legislativo, in esame al Parlamento e che attua la normativa europea in materia di ricerca sugli animali finalizzati alla salute umana, sia formulato in modo piu' equilibrato. I parametri contenuti nel decreto sarebbero troppo restrittivi rispetto a quanto stabilito a livello europeo e rischierebbero di porre l'Italia fuori dall'Europa per quanto riguarda la ricerca, che ha avuto importanti sviluppi applicativi, attraverso modelli animali.

Secondo Stefano Carugo (Ncd) serve dunque una modifica della normativa che ''cosi' come formulata sarebbe un suicidio per la ricerca scientifica. In alcuni casi la sperimentazione su animali e' imprescindibile, come per esempio per i trapianti, e avallare parametri cosi restrittivi da noi dove gia' esistono paletti rigidi, significherebbe bloccare la ricerca con gravi conseguenze''. (fonte)

A novembre del 2013, il Consiglio regionale aveva dato il via libera a maggioranza (a favore PdL, Lega Nord e Lista Maroni; contrari PD, Patto civico e M5S) al progetto di legge in materia di protezione degli animali utilizzati ai fini di ricerca e sperimentazione. La parte economica delle legge prevede uno stanziamento di 300 mila euro per la ricerca di metodi alternativi. In questo modo si completa un lavoro avviato già nella scorsa legislatura, equilibrando esigenze diverse di sperimentazione e rispetto degli animali.

Durante la scorsa legislatura regionale invece, il Consiglio si contraddistinse per una proposta ( bocciata dalla Commissione Sanità) che puntava limitare le attività e a vietare gli allevamenti in territorio lombardo.