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EMILIA ROMAGNA

Accordo per la medicina veterinaria convenzionata

Accordo per la medicina veterinaria convenzionata
Si completa la definizione degli accordi integrativi della medicina convenzionata con il Servizio sanitario. Tra gli obiettivi qualificanti: l'informatizzazione dei professionisti e l'adozione di nuove forme organizzative dell'assistenza specialistica ambulatoriale.
E' stato sottoscritto dall'assessore regionale alle politiche per la salute, Carlo Lusenti e dalle Organizzazioni sindacali SUMAI, CISL Medici e Federazione medici aderente UIL FPL, l'Accordo integrativo regionale per gli specialisti ambulatoriali interni, veterinari e professionisti sanitari (biologi, chimici, psicologi) in attuazione delle convenzioni nazionali dell'8 luglio 2010. Tale accordo è stato recepito con deliberazione di Giunta regionale n. 173/2012 e si aggiunge a quelli riguardanti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sottoscritti nell'estate scorsa (Dgr. 1117/2011 e Dgr. 1116/2011).

In particolare, nell'accordo si individuano due aree tematiche ritenute di importanza strategica per la programmazione, l'organizzazione e la valorizzazione dell'assistenza territoriale: l'informatizzazione dei professionisti e l'adozione di nuove forme organizzative dell'assistenza specialistica ambulatoriale.

Considerato che la normativa nazionale e regionale, richiedono per i medici specialisti ambulatoriali, l'adesione e l'utilizzo dei sistemi informativi messi a disposizione da Regione e Aziende sanitarie, nell'accordo si è previsto che tale utilizzo costituisca condizione irrinunciabile per l'accesso ed il mantenimento della convenzione con il Servizio sanitario, prevedendo altresì che le Aziende Usl pongano in atto tutte le iniziative, anche di carattere formativo, per la piena realizzazione di tale obiettivo.

Anche per quando riguarda il secondo aspetto qualificante dell'accordo, è stato ribadito che l'aggregazione funzionale, a cui i medici professionisti devono obbligatoriamente partecipare, è requisito fondamentale per la promozione dell'equità di accesso, l'individuazione di percorsi di integrazione, la condivisione di indirizzi e per garantire la continuità della cura. Alle Aziende Usl è demandata l'articolazione degli ambiti di aggregazione, da realizzare secondo il livello territoriale ritenuto più rispondente, per promuovere l'integrazione ed il coordinamento tra professionisti della medesima specialità e tra professionisti sanitari, avvalendosi anche di specialisti con funzioni di Coordinatori aziendali.

pdfIL TESTO DELLACCORDO.pdf244.26 KB