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ACCORPAMENTO CASSE?

Bozza- Di Salvo, Mancuso: iniziativa anomala e impraticabile

Bozza- Di Salvo, Mancuso: iniziativa anomala e impraticabile
Il presidente dell’Enpav  respinge al mittente la bozza di relazione annunciata dalla Vicepresidente della Commissione di controllo sugli enti di previdenza privatizzati.
“Siamo un mondo troppo articolato e complesso. Solo chi non lo conosce può immaginare fantasiosi accorpamenti impraticabili”, spiega Mancuso all’indomani dell’Assemblea dell’Adepp che aveva la bozza- Di Salvo all’ordine del giorno.

“Questa bozza ha la pretesa di affrontare molti aspetti del mondo previdenziale, con pochissimi spunti apprezzabili e molti accenti vaghi e quasi provocatori. Il nostro mondo la respinge in blocco e non la considera nemmeno come base di lavoro emendabile. E’ impraticabile perché rivela una conoscenza superficiale del nostro mondo - aggiunge il Presidente dell’Enpav-  ma facciamo gola e quindi ogni tanto siamo tirati  in ballo a sproposito magari solo per avere un po’ di visibilità”.

La bozza - che si propone il superamento legislativo delle leggi madre della previdenza dei professionisti- realizzerebbe “apparentamenti improbabili” fra i quadri previdenziali di veterinari, notai, consulenti del lavoro, psicologi, biologi e periti industriali. "Non porterebbero a risparmi di gestione, piuttosto ad una compromissione degli equilibri attuariali saldamente raggiunti dopo la Riforma Fornero” – avverte il Presidente Enpav.  “Siamo perfettamente in grado di garantire la nostra sostenibilità per 50 anni e di gestire in autonomia i nostri investimenti e la nostra governance anche riducendola se necessario”.  

E da ex parlamentare, il Presidente Mancuso parla di “iniziativa anomala, che travalica le competenze della Commissione, il cui compito è di riferire al Parlamento, nelle sue funzioni di organismo di controllo. Non ha le funzioni per una riforma del nostro ordinamento previdenziale. E’ semmai dai Ministeri vigilanti che dovrebbero partire iniziative di questa portata, ma non se ne avverte il bisogno”, dichiara Mancuso.

Insomma, dopo la sonora conferma dell’autonomia delle Casse sentenziata dalla Corte Costituzionale,  “Parlamento e Governo farebbero bene ad occuparsi più degli equilibri dell’INPS che di un sistema previdenziale virtuoso come il nostro”- conclude Mancuso.