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DIETRO FRONT

Non ci sarà la vendita forzata degli immobili delle casse

Non ci sarà la vendita forzata degli immobili delle casse
La Commissione Bilancio blocca la proposta Riccardi: comprometterebbe la stabilità a 50 anni.

Stralciato l' emendamento- accolto in Commissione Industria del Senato - che attribuiva al Ministero dell'Economia il compito di dare disposizioni per per favorire l'acquisto della proprietà o la locazione da parte dei conduttori dei beni immobili di proprietà degli enti previdenziali privatizzati. La Commissione Bilancio ha cancellato l'emendamento dal Decreto Sviluppo azzerando di conseguenza anche le modalità di vendita e di locazione con riduzione di prezzo in favore di famiglie e delle persone anziane e singole a basso reddito o con comprovata difficoltà finanziaria.

Se la vendita si fosse realizzata, l'introito sarebbe stato di 3 miliardi di euro, circa un terzo del patrimonio immobiliare totale delle Casse. Ma a tutto detrimento della previdenza dei professionisti, come rilevato dalla Ragioneria dello Stato che ha appunto fatto notare come la norma avrebbe comportato minori entrate per gli enti interessati dal provvedimento con la possibilità di pregiudicare la sostenibilità delle prestazioni pensionistiche. Una manovra evidentemente idonea a compromettere gli sforzi delle casse a garantire i bilanci tecnici a 50 anni, impegno chiesto dal Ministero del Lavoro e puntualmente mantenuto dagli enti, non ultimo Enpav.

Camporese si è dichiarato soddisfatto commentando che una norma per la svendita di patrimoni privati avrebbe definitivamente incrinato i rapporti istituzionali della Casse. Contro l'ipotesi della vendita forzata degli immobili si era subito pronunciato anche il Presidente Mancuso, all'indomani della proposta-Riccardi, sebbene gli immobili dell'Enpav non sarebbero rientrati nel progetto di svendita.