DDL IN SENATO

Riformare la 281 e colmare lacune sulla 'fauna minore'

Parlamento
Riformare la 281 e colmare lacune sulla 'fauna minore'
A 25 anni dalla sua emanazione, la Legge 281 è da riformare. Il Senatore Rossi (PD): "le condizioni sono mutate". Il testo del Ddl.
"Non è più possibile normare nella sola ottica della tutela della vita degli animali e del loro diritto a non essere maltrattati"- spiega il Senatore Gianluca Rossi- che nel suo DDl di riforma della Legge 281- propone un cambio di prospettiva in senso positivo: si tratta di "prendere in considerazione il loro diritto a condurre una buona vita, libera e felice, in una relazione significativa con gli animali umani".

Non solo cani e gatti- In questa direzione, il disegno di legge,  include garanzie di profilassi, cure e diritto all'assistenza sul territorio. E non solo per i cani e i gatti. Il Ddl-Rossi intende infatti "colmare alcuni dei vuoti legislativi ancora esistenti, come ad esempio quello sulla tutela della cosiddetta «fauna minore»". L'obiettivo dichiarato è la "scomparsa dei fenomeni del randagismo e dell’abbandono", per arrivare ad assicurare una vita garantita da una adozione responsabile "ad ogni animale domestico".  Nell'articolato della proposta, sono compresi i  pesci ornamentali e gli animali da acquario, le tartarughe (specie pseudemys, trachemys e chrysemys) e i volatili d'affezione.

Divieti e obblighi- - Il Ddl dispone il divieto di detenere permanentemente conigli d’affezione, furetti e cani della prateria in gabbie chiuse. È consentito il trasporto di tali animali solo con il trasportino, la gabbia o comunque con altro mezzo idoneo che ne tuteli l’incolumità e ne impedisca la fuga.  I loro possessori devono sottoporre gli animali a visite veterinarie peridetenere gli animali in un’area adeguata a garantire il libero movimento, dotata di un rifugio atto a nascondersi e lettiera per le funzioni fisiologiche senza additivi chimici.

Responsabilità del proprietario- Il responsabile di un animale ha l’obbligo di garantire la salute ed il benessere del medesimo, di provvedere alla sua sistemazione e di dedicare cure ed attenzioni adeguate secondo le sue necessità biologiche ed etologiche. In particolare, il responsabile: assicura all’animale cibo ed acqua di tipo ed in quantità conveniente e con periodicità adeguata; garantisce le necessarie cure sanitarie; garantisce l’equilibrio fisico dell’animale mediante adeguate possibilità di movimento e attività motoria; garantisce l’equilibrio comportamentale e psicologico dell’animale evitando situazioni che possono costituire fonte di paura o angoscia; adotta misure idonee a prevenire l’allontanamento dai luoghi di abituale soggiorno; assicura all’animale un ricovero idoneo e pulito; garantisce l’adeguato e costante controllo dell’animale al fine di evitare rischi per la pubblica incolumità.

Animali pericolosi- Le regioni, in caso di comprovato pericolo per la salute degli esseri umani o non umani, possono vietare la detenzione,la riproduzione, la commercializzazione e l’ingresso nel territorio regionale di una o più specie animali».

Anagrafe e censimento- Le regioni istituiscono un sito telematico dedicato al ritrovamento e smarrimento degli animali, predispongono un registro telematico per i cani pericolosi ed uno per i divieti di detenzione di animali emessi dai comuni. Tutti gli organi di controllo e i veterinari liberi professionisti vi accedono via Internet. I sindaci effettuano, anche in convenzione con associazioni animaliste riconosciute e guardie zoofile, il censimento degli animali di affezione presenti sul territorio comunale e campagne di sensibilizzazione, di promozione delle adozioni e di prevenzione del randagismo.

Sterilizzazioni e adozioni- I sindaci inoltre iniziative di sterilizzazione dei cani e gatti di proprietà, anche mediante convenzioni con medici veterinari liberi professionisti, con ta-riffe agevolate, dando priorità ai cittadini a basso reddito. I comuni, hanno la facoltà di istituire albi in cui inscrivere cittadini disponibili ad effettuare adozioni, affidi temporanei ed adozioni a distanza degli animali randagi presenti sul territorio comunale o che intendono prestare attività di volontariato anche presso i canili e gattili municipali e privati o le oasi feline.

Il 12 ottobre scorso il Ddl è stato assegnato, in sede referente, alla Commissione Igiene e Sanità del Senato. La FNOVI ha informato di "voler seguire con attenzione l’iter legislativo così avviatosi e si attiverà per richiedere una audizione dinanzi alla Commissione Sanità al fine di indicare le integrazioni ed i suggerimenti che riterrà necessari".
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DDL Sen Gianluca Rossi
Modifiche alla legge 14 agosto 1991, n. 281, per la tutela dei diritti degli animali d’affezione e per la prevenzione del randagismo