• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30964
RISOLUZIONE IN SENATO

Medicati, no a somministrazione preventiva e generalizzata

Medicati, no a somministrazione preventiva e generalizzata
La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato la risoluzione formulata dal Senatore veterinario Sante Zuffada.
A conclusione dell'esame della proposta di Regolamento europeo sui mangimi medicati, i senatori della 12° Commissione hanno approvato ieri una risoluzione favorerevole con osservazioni.
A formularla, il Senatore Sante Zuffada, che ha sintetizzato nell'atto di parere la discussione parlamentare. "Occorrerebbe specificare e garantire - si legge nella formulazione approvata- che l'utilizzo dei mangimi medicati avvenga non in via generalizzata e preventiva, bensì per finalità curative e nell'ambito dei soli casi e dosaggi necessari per la tutela della salute e della qualità dell'alimentazione".

Sull'osservazione approvata c'è stato il contributo della senatrice Granaiola  che ha chiesto - con il benestare del relatore Zuffada- di estendere "a tutti gli animali la protezione da forme di somministrazione generalizzata e preventiva di mangimi medicati".

Nel corso del dibattito in Commissione Zuffada ha osservato che sull'auspicata sospensione della somministrazione dei mangimi medicati con congruo anticipo rispetto alla destinazione dell'animale alla nutrizione umana, "vi sono obblighi specifici previsti dalle norme vigenti, che prescrivono anche forme rigorose di prescrizione medica e susseguenti controlli da parte dei servizi veterinari delle ASL".  Zuffada ha anche chiarito che "le attività dei mangimifici sono soggette a provvedimenti di autorizzazione e che, nella prassi, già da tempo si evita la somministrazione agli animali di antibiotici con le stesse molecole dei medicinali per uso umano". Riguardo infine alla rilevata genericità della disposizione concernente il trattamento sanzionatorio, il senaotore veterinario ha riferito che "che sono già vigenti norme incriminatrici finalizzate a dissuadere tutti gli operatori della filiera da condotte non corrette nella gestione dei mangimi medicati".

Fra i temi discussi -e precisati sotto il profilo tecnico veterinario da Zuffada ai suoi colleghi parlamentari - anche il ricorso agli antimicrobici e "l'utilizzo massiccio di mangimi medicati da parte dei grandi allevamenti, che determina la somministrazione eccessiva di antibiotici con conseguenze potenzialmente dannose in termini di nutrizione umana e sviluppo di resistenze" (Sen Romani).La senatrice Granaiola ha osservato che "occorrerebbe ribadire la necessità che il medico veterinario, nel prescrivere un mangime complementare medicato, ne indichi sempre la percentuale da somministrare rispetto alla razione normale di mangime. Inoltre, il controllo negli allevamenti dovrebbe essere finalizzato a vigilare su eventuali gestioni scorrette dei mangimi in questione, anche attraverso il prelievo di campioni, così da verificare che non vi siano contaminazioni fra prodotti medicati e non medicati". Quanto alle sanzioni, la Senatrice ha auspicato "una formulazione più dettagliata, apparendole quella del comma 1 dell'articolo 21 non sufficientemente precisa" e che il Regolamento sia completato "con previsioni relative all'informazione agli allevatori circa le conseguenze per la salute umana e animale dell'uso scorretto di mangimi medicati". Infine, a suo avviso, nel registro di cui all'articolo 16, comma 4, "occorrerebbe fossero indicati i medicinali autorizzati e non i mangimi medicati, spesso contraddistinti da nomi di fantasia che non offrono indicazioni in merito ai principi attivi ad azione farmacologica".

Con il proprio parere alle istituzioni europee, il Senato nazionale apporterà - come chiarito dalla Presidente De Biasi- un contributo alla formazione della normativa europea.