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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Sui fondi ai liberi professionisti 'scollamento tra Europa e Italia'

Sui fondi ai liberi professionisti 'scollamento tra Europa e Italia'
Presentata una interrogazione parlamentare sulla questione dei fondi europei ai liberi professionisti. A sollecitarla l'ENPAV dopo i riscontri inconcludenti del MISE.

Dopo una lunga azione politica e diplomatica nei confronti della Commissione Europea e delle Regioni, permane "lo scollamento tra la Comunità, che ormai ha fatto propria l'equiparazione tra imprenditore e libero professionista, e le istituzioni italiane (Regioni e Ministeri competenti) che ancora non sembrano aver recepito le pur chiare indicazioni comunitarie". Il Presidente ENPAV, Gianni Mancuso, commenta la questione dei fondi europei ai liberi professionisti da due osservatori privilegiati: Adepp e Eurelpro.

Il convegno del 4 ottobre scorso, a Napoli, ("I liberi professionisti come imprenditori in un'Europa per la crescita") ha portato sul palco  tutti i principali attori politici: la Commissione UE, con il Vicepresidente Antonio Tajani, Gianni Pittella (Presidente del Gruppo S&D al Parlamento Europeo) e Marko Curavic (DG Enterprise and Industry), il Governo italiano, con Salvatore Pirrone (DG politiche attive del Ministero del Lavoro) ed Edoardo Gambacciani (DG Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro). Non sono mancate nemmeno le rappresentanze degli assessorati regionali: Nelli Scilabra (Sicilia), Elena Donazzan (Veneto), Severino Nappi (Campania) e Gianfranco Simoncini (Toscana), che hanno illustrato le iniziative delle loro Regioni a favore dei professionisti.

Assente invece il Ministero dello Sviluppo Economico, interlocutore chiave che Curavic si è impegnato ad interessare caldeggiando il recepimento, da parte del Ministero, delle indicazioni della Comunità e l'inclusione dei professionisti in tutti i bandi. "La partita europea - commenta Mancuso- prevede che i professionisti ne siano giocatori e le istituzioni, comunitarie e nazionali, devono rispettare le regole del gioco...a ciascuno il proprio ruolo". Di recente, ad esempio, Enpav ha interpellato proprio  il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha escluso i professionisti dai bandi che prevedono agevolazioni e finanziamenti destinati alle PMI e, soprattutto, dalla cosiddetta Nuova Sabatini, che prevede sgravi per l'acquisto di beni strumentali e, quindi, potrebbe essere di importanza fondamentale per i Medici Veterinari.

"A nulla è valso richiamare l'attenzione del MISE sull'Action Plan e sullo Small Business Act - prosegue Mancuso- e inviare al Ministero anche la lettera del Presidente Tajani al Ministro Delrio, in cui si raccomandava che i professionisti venissero equiparati alle PMI. A nulla è valso nemmeno inviare i bandi delle varie Regioni che, citando la medesima definizione comunitaria di PMI utilizzata dal Ministero (un'impresa è «ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica»), includono anche i liberi professionisti".

"Ho ritenuto di segnalare questa distonia ad alcuni parlamentari- conclude il Presidente Enpav-  ne è scaturita un'interrogazione parlamentare, a firma dell'On. Fabio Rampelli,  che ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di riconoscere lo spirito imprenditoriale dei professionisti e, di conseguenza, di comprenderli tra i destinatari dei finanziamenti da bando".