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AGROALIMENTARE

Semplificazione dei controlli: accorpamenti e coordinamento

Semplificazione dei controlli: accorpamenti e coordinamento
Razionalizzare i controlli nell'agroalimentare. Un Disegno di legge per semplifcarli. Ipotesi di accorpamento per l'Ispettorato Frodi e il Corpo forestale.

A proporre l'accorpamento  è la risoluzione dell'On Massimo Fiorio - attualmente in discussione in Commissione Agricoltura parte dall'esigenza "di razionalizzare e semplificare il sistema dei controlli nel comparto agroalimentare". L'obiettivo dichiarato e di "rendere più efficace l'effettuazione dei controlli ispettivi, l'utilizzo delle risorse facenti capo ai diversi organismi impegnati per il contenimento della spesa pubblica, la riduzione delle possibili sovrapposizioni nello svolgimento delle azioni ispettive, la scelta dei target ottimali aziendali che presentano profili di rischio elevati".

Il Corpo forestale dello Stato e l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi agroalimentari -entrambi incardinati nel Ministero delle politiche agricole e rispettivamente con un organico di 9000 e 900 unità - hanno  entrambi la competenza di tutela di tutte le filiere del settore agroalimentare, con particolare riferimento al rispetto della normativa di settore, alla tutela dei prodotti DOP, IGP e STG, ai controlli nel settore dei prodotti dell'agricoltura biologica, alla prevenzione del rischio di encefalopatia spongiforme bovina (BSE), ai prodotti ed alle piante geneticamente modificati (OGM).

La realizzazione di un'unica struttura - secondo la risoluzione Fiorio- "consentirebbe di ottenere un organismo di eccellenza nazionale di elevata specializzazione"  e di "ottenere indubbi benefici per tutto il settore e in particolare quelli di razionalizzare e snellire i controlli nei confronti delle aziende sottoposte a verifica attraverso la realizzazione di un'unica banca dati dei controlli, creare una maggiore incisività e professionalità nell'azione data dall'integrazione di caratteristiche complementari (tecniche e di polizia), razionalizzare la spesa pubblica tramite una revisione dell'utilizzo delle strutture nei medesimi ambiti territoriali, ottimizzare l'impiego di personale nei controlli tecnico-specialistici, aumentare l'efficienza e l'efficacia dell'azione pubblica mediante una riorganizzazione attenta e rispettosa delle necessità e delle esperienze del settore, attuare il principio di terzietà in campo amministrativo separando la funzione dell'accertamento delle irregolarità da quella riguardante l'emissione delle relative ordinanze di ingiunzione, aumentare l'efficacia dell'azione investigativa e di cooperazione internazionale nel settore".

A Cesare Patrone, al vertice del Corpo Forestale, piace l'ipotesi di accorpamento: il Corpo è in grado di "proporsi quale forza di polizia specializzata nel settore della tutela agro-alimentare oltre che ambientale- ha dichiarato in audizione. Intanto, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha smentito l'ipotesi di accorpamento del Corpo Forestale con la Polizia. La razionalizzazione degli enti che fanno capo al Mipaaf è oggetto di un riassetto che potrebbe arrivare come "collegato" alla Legge di Stabilità. La materia è in discussione in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama

Semplificazione dei controlli- Il Senato esamina il DL 1328 Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività agricole del settore agricolo, agroalimentare e della pesca (collegato alla manovra di finanza pubblica)- L'articolo 1 tratta di semplificazioni in materia di controlli. Il complesso sistema dei controlli che caratterizza il settore agricolo, pur necessario per garantire il rispetto delle regole che governano l'attività imprenditoriale del settore, "si caratterizza per la presenza di una pluralità di organi di vigilanza nella maggior parte dei casi completamente autonomi uno dall'altro ed appartenenti ad amministrazioni diverse ma con competenze in alcuni casi analoghe o sovrapponibili"- si legge nella relazione.

"Questa situazione comporta di fatto che le aziende agricole siano sottoposte in momenti diversi, ma con riferimento agli stessi periodi e alle stesse materie, a controlli da parte dei vari organi di vigilanza (Istituto nazionale della previdenza sociale - INPS, Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro - INAIL, Direzione provinciale del lavoro - DPL, aziende sanitarie locali - ASL, Agenzia delle entrate, Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari - ICQRF, Comando carabinieri politiche agricole e alimentari, Corpo forestale dello Stato, Agenzia per le erogazioni in agricoltura - AGEA e altri organismi pagatori) che distolgono l'imprenditore dalla sua attività economica e che talvolta si concludono addirittura con esiti difformi".

La semplificazione proposta dal Dl 1328, prevede che le attività degli organi di vigilanza siano sottoposte ad una forma di coordinamento al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni di accertamenti e, dall'altro, che i periodi e le materie oggetto di accertamento non possano essere successivamente sottoposti ad ulteriori controlli relativi alle annualità sulle quali essi siano già stati effettuati con riferimento alle medesime annualità e tipologie di controllo e comunque in conformità al piano nazionale integrato di cui all'articolo 41 del regolamento (CE) n. 882/2004. La misura descritta non comporta maggiori oneri per la casse dello Stato, "realizzando anzi una razionalizzazione dell'attività ispettiva che potrà comportare un risparmio di risorse".