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ZOOTECNIA

Impegno del Governo sulla consulenza veterinaria

Impegno del Governo sulla consulenza veterinaria
Claudio De Vincenti, Viceministro dello sviluppo economico, ha accolto a nome del Governo un ordine del giorno presentato dal deputato veterinario Paolo Cova.
L'atto parlamentare- accolto come raccomandazione nella seduta assembleare del 6 agosto- impegna il Governo a prevedere che nella Consulenza Aziendale in Agricoltura gli interventi di natura zootecnica e apistica siano svolti dal Veterinario Aziendale libero professionista e che svolga i compiti di:
a) fornire all'operatore del settore alimentare assistenza, servizi professionali, informazioni e formazione nell'ambito dei piani di sviluppo rurale, in collegamento con le autorità sanitarie e l'istituto zooprofilattico, affinché siano adottate misure e iniziative volte a garantire la corretta gestione sanitaria e le buone condizioni igieniche dell'azienda; il welfare o corretta gestione degli animali; la corretta valutazione e gestione degli alimenti zootecnici per le competenze di area Igienico sanitaria;
b) concorrere al completamento del sistema della rete di epidemiosorveglianza secondo le modalità che saranno stabilite dalle Autorità competenti;
c) offrire assistenza, per quanto di propria competenza, nel miglioramento del requisiti di qualità e corretta gestione delle aziende e nella tenuta delle registrazioni obbligatorie e nei rapporti con i servizi veterinari;
d) offrire assistenza per concorrere al soddisfacimento, in ogni ambito di competenza, dei criteri di gestione obbligatoria (CGO) attinenti alla sfera della salute e della corretta gestione degli animali, posti in capo agli agricoltori dalle disposizioni vigenti in materia di «condizionalità» ai sensi della Politica Comunitaria Agricola (PAC) e dei Piani di Sviluppo Rurale.

L'ordine del giorno si richiama in premessa al regolamento europeo n. 852 del 29 aprile 2004, sull'igiene dei prodotti alimentari, che prevede per gli Operatori del settore alimentare che allevano animali o producono prodotti primari d'origine animale la tenuta delle registrazioni riguardanti in particolare: la natura e l'origine degli alimenti somministrati agli animali; i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali, con le relative date e i periodi di sospensione; l'insorgenza di malattie che possono incidere sulla sicurezza dei prodotti di origine animale; i risultati di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati da animali o su altri campioni prelevati a scopi diagnostici, che abbiano rilevanza per la salute umana; tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale.
Fra gli altri richiami legislativi, l'On Cova cita il regolamento 853/2004 - che prevede, tra l'altro, l'obbligo di trasmissione alle strutture di macellazione delle informazioni sulla catena alimentare (ICA) relative agli animali che devono essere macellati- e il decreto legislativo n. 117 del 27 maggio 2005, recante attuazione della direttiva 2002/99/CE che stabilisce norme di polizia sanitaria per la produzione, la trasformazione, la distribuzione e l'introduzione di prodotti di origine animale destinati al consumo umano, che all'articolo 3 prevede che gli Operatori del settore alimentare e gli Allevatori possano avvalersi dell'assistenza tecnica di un Veterinario aziendale per lo svolgimento degli obblighi a loro carico.

L'impegno del Governo è stato assunto nell'ambito della discussione sul decreto competitività, contestualmente ad una altro ordine del giorno- sempre a firma dell'On Cova- sul Modello 4.