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Esotici in condominio, più tempo per gli emendamenti

Parlamento
Esotici in condominio, più tempo per gli emendamenti
Ancora un'altra settimana per correggere la riforma del condominio. Emendamenti possibili fino a lunedì 19.

Le nuove norme sulla tutela condominiale degli animali guadagnano una settimana in più per essere emendate. In Commissione Giustizia, al Senato, era stato il co-relatore Galperti ad osservare che l'attuale definizione di animali domestici è una "definizione insufficiente". La Commissione, pur con pareri difformi al riguardo della presenza di animali in condominio, accettava di emendare il provvedimento, malgrado fosse uscito dalla Camera dei Deputati quasi come "blindato" e pronto per la sede deliberante. Dopo gli interventi del Sen Galperti, alla presenza del sottosegretario alla Giustizia Mazzamuto, era stato fissato il termine per la presentazione alle ore 12 di martedì 6 novembre. Poi la decisione di slittare il termine a lunedì 12.

Avendo la Camera cambiato l'originaria definizione di "animali da compagnia" in "animali domestici" tanti, comunissimi esotici che già sono negli appartamenti sono rimasti fuori dalla tutela condominiale.
Eppure, gli animali esotici da compagnia- uccelli e pesci soprattutto- sono i più diffusi animali d'affezione d'Italia, più di cani e gatti. Nelle aree urbane inoltre sono particolarmente diffusi anche rettili, come le comunissime tartarughe, numerose specie di criceti e il coniglio nano.

ANMVI e SIVAE hanno avviato azioni di sensibilizzazione dei Senatori e della stampa sulla necessità di adottare definizioni giuridicamente e scientificamente appropriate, pena l'incremento di quel contezioso condominiale che la riforma vuole abbassare e il rischio di abbandono animale.