EMERSIONE FISCALE

Non hai presentato la dichiarazione IVA? Puoi ancora rimediare.

Fisco
Non hai presentato la dichiarazione IVA? Puoi ancora rimediare.
Una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate sta allertando 65mila contribuenti su possibili irregolarità commesse negli adempimenti dichiarativi Iva 2014. Inviti telematici.
Con il provvedimento 29 ottobre 2015, il Fisco ricorda l’opportunità di rimediare a dimenticanze od omissioni tramite l’istituto del ravvedimento operoso ed evitare, in tal modo, i controlli.
Il dialogo innovativo tra cittadini e amministrazione fiscale è stato avviato con la legge di stabilità per il 2015 con l’obiettivo di aumentare il grado di fiducia da parte dei cittadini. I commi 634 e 635 della legge 190/2014 hanno, infatti, previsto la realizzazione di nuove forme di comunicazione tra contribuenti e fisco, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali, finalizzate a semplificare gli adempimenti e favorire l’assolvimento degli obblighi tributari e l’emersione spontanea delle basi imponibili.

Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate trasmetterà all’indirizzo di Posta elettronica certificata del contribuente (ovvero tramite posta ordinaria, nel caso di Pec non attiva o non registrata nei pubblici elenchi) le informazioni emerse dal confronto tra la comunicazione annuale dei dati Iva e la dichiarazioni ai fini Iva per l’anno d’imposta 2014, da cui risulterebbe:
-la mancata presentazione della dichiarazione Iva
-la presentazione della dichiarazione Iva con compilazione del solo quadro VA.

Oggetto dell’avviso telematico - I dati contenuti nelle prossime comunicazioni riguarderanno: nome e cognome (ovvero denominazione) e codice fiscale del contribuente, numero identificativo della comunicazione, anno d’imposta, comunicazione annuale dei dati Iva 2014, dichiarazione Iva 2014, protocollo e data di effettuazione dei due adempimenti.

Come sanare la propria posizione - Il contribuente potrà rimediare all’omessa presentazione della dichiarazione Iva 2014 provvedendo all’adempimento entro novanta giorni dal 30 settembre 2015, ossia l’ordinario termine di scadenza. In tal modo, beneficerà della riduzione della sanzione a 25 euro (un decimo della misura minima di 258 euro)
Nel caso, invece, abbia presentato la dichiarazione compilando però il solo quadro VA, potrà regolarizzare gli errori commessi presentando una integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni ridotte in funzione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni.

Infine, nel caso in cui gli obblighi dichiarativi siano stati correttamente assolti, il contribuente potrà darne comunicazione all’Agenzia telefonando ai numeri 848800444, se da telefono fisso, e 0696668907, se da cellulare, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Va selezionata l’opzione “Servizi con operatore > comunicazione dalla direzione centrale Accertamento”. (fonte)
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Approfondimenti sulle scadenze per sanare le singole posizioni e per versare li acconti di imposta saranno pubblicati su Professione Veterinaria 37/2015, in un articolo a cura del consulente fiscale ANMVI Dottor Giovanni Stassi.