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FVO

Monitoraggio e ruolo dei residui nello sviluppo dell'antibiotico resistenza

Monitoraggio e ruolo dei residui nello sviluppo dell'antibiotico resistenza
Il Food Veterinary Office ha valutato i piani di monitoraggio dei residui degli Stati membri in relazione al monitoraggio dei residui di antimicrobici. , . La recente relazione del Food Veterinary Office (Ufficio Alimentare e Veterinario UAV) - riferita al 2013 e condotta con il contributo del laboratorio di riferimento dell'UE per i residui di antimicrobici (ANSES, Fougères)-  ha accertato che gli Stati membri monitorano i prodotti di origine animale per accertare la presenza di una serie di residui di antimicrobici veterinari (tra cui la maggior parte degli AMI valutati nella presenza relazione).

Poiché l'autorizzazione e l'uso di AMI negli animali destinati alla produzione alimentare hanno attinenza con la discussione generale in merito alla resistenza antimicrobica, la capacità degli Stati membri di eseguire test per rilevare la presenza di tali sostanze riveste una debita importanza. Ogni violazione del limite massimo di residui (LMR) dimostrerebbe un tipo di abuso di tali farmaci (ad esempio, un dosaggio eccessivo e/o il mancato rispetto di un tempo di attesa sufficientemente lungo prima della macellazione dell'animale).

Tuttavia, i test per la rilevazione dei residui non sono idonei ad accertare tutti i tipi di uso inappropriato di AMI (ad esempio, il trattamento prolungato degli animali o il trattamento subterapeutico) poiché tali regimi di trattamento probabilmente non configurerebbero una violazione dei LMR. Considerato l'attuale stato delle conoscenze sul ruolo dei residui nello sviluppo della resistenza antimicrobica, si ritiene che la misurazione e la rendicontazione delle concentrazioni inferiori ai LMR negli alimenti da parte degli Stati membri non apporterebbe nessun valore aggiunto.  (fonte)

La relazione fa parte del ruolino di marcia del Piano d'azione di lotta ai crescenti rischi di resistenza antimicrobica portato avanti dalla Commissione europea, in particolare nel contesto della valutazione dei piani di monitoraggio degli Stati membri in materia di residui, per vagliare la capacità dei laboratori nazionali di assicurare un monitoraggio efficace dei residui di antimicrobici molto importanti (AMI), compresi i fluorochinoloni, le cefalosporine di terza e quarta generazione e i macrolidi.
La direttiva 96/23/CE del Consiglio, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, stabilisce che gli Stati membri devono presentare alla Commissione entro il 31 marzo di ogni anni un piano di monitoraggio dei residui aggiornato. Dal 2011 l'Ufficio alimentare e veterinario (UAV) è responsabile della valutazione di tali piani.
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Residue Monitoring Plans - antimicrobials (MS 2013)- Report 2015-7211 (disponibile in lingua italiana)