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REPORT

Vaccini veterinari, EMA: le ragioni di una disponibilità inadeguata

Vaccini veterinari, EMA: le ragioni di una disponibilità inadeguata
Diversi fattori concorrono a rendere il mercato europeo meno interessante per l'autorizzazione dei vaccini rispetto ad altri prodotti.

Lo spiega l'Agenzia Europea del Farmaco Veterinario nella relazione Report on the joint EMA/HMA workshop on requirements for the authorisation of vaccines within the EU, conclusiva di un seminario dedicato alla disponibilità di vaccini veterinari nell'Unione europea.

In quella sede, sono state esaminate le ragioni i per le quali non è disponibile un numero maggiore di vaccini veterinari, arrivando alla conclusione che la revisione  della legislazione europea sui medicinali veterinari può essere l'occasione per sciogliere i nodi che imbrigliano il mercato europeo. Quali? Una normativa sulle autorizzazioni all'immissione in commercio che non stimola i produttori ad investire, ma anche aspetti scientifici (rischio-beneficio) e di valutazione sui quali intendersi meglio, improntandoli ad un maggiore pragmatismo. 
In altre parole, occorre una conoscenza più puntuale delle esigenze di sanità animale, da mettere poi in rapporto alle condizioni dell'industria per arrivare alle favorevoli condizioni di sviluppo, produzione e immissione in commercio.

Punto di partenza dei lavori è stata la necessità di una vasta gamma di vaccini veterinari, considerata fondamentale per la tutela della salute degli animali.
L'importanza di vaccini veterinari investe anche la salute pubblica: essi  possono proteggere anche la salute umana, per esempio nei casi in cui sono utilizzati per prevenire focolai di malattie negli animali che possono essere trasmesse all'uomo, soprattutto negli animali destinati al consumo umano.
Inoltre, i vaccini possono anche ridurre la necessità di utilizzare gli antibiotici, contribuendo a ridurre il rischio di diffusione della resistenza antimicrobica.

Il seminario ha messo in luce la complessità del tema, diversificata a seconda del tipo di vaccino in questione, della specie animale di destinazione e della finalità del trattamento. Fra le raccomandazioni finali, gli esperti hanno indicato una serie di azioni prioritarie, fra cui la stesura di elenchi di malattie per le quali i vaccini non sono disponibili, indicando per ognuna requisiti e step di autorizzazione e tenendo in considerazione i fattori che l'industria ritiene vincolanti per migliorare la disponibilità di vaccini all'interno dell'UE.
Aiuterebbero il processo, interventi semplificatori e al tempo stesso scientificamente fondati, anche lavorando su linee guida e sulla formazione degli addetti ai lavori.


Abstract delle presentazioni al seminario EMA-HMA

pdfREPORT_EMA_HMA.pdf282.67 KB