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MYCOBACTERIUM BOVIS

Antibioticoresistenza: l'importanza del monitoraggio sul territorio

Antibioticoresistenza: l'importanza del monitoraggio sul territorio
E' pubblicato sull'ultimo notiziario dell'ISS uno studio sul Mycobacterium bovis e la resistenza agli antibiotici.

"Mentre gli isolati umani di micobatterio sono sottoposti di routine al test della sensibilità agli antibiotici al fine di approntare la corretta terapia antibiotica, la sensibilità agli antibiotici degli isolati animali non è, al contrario, coperta da programmi di sorveglianza. La fonte principale di contagio per l'uomo da M. bovis è rappresentata dal contatto con animali infetti e dall'ingestione dei loro prodotti. Gli operatori dei parchi, i medici veterinari, gli allevatori, gli addetti alla lavorazione delle carni e il personale dei mattatoi sono a maggior rischio di infezione".

E' quanto pubblicato sull'ultimo Notiziario dell'ISS da Federica Armas e Cinzia Marianelli (Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, ISS) che firmano un articolo sull'importanza del monitoriaggio sul territorio in fatto di Mycobacterium bovis e antibioticoresistenza.

Le conclusioni dello studio pilota descritto sono che "nonostante i risultati soddisfacenti in termini di sensibilità agli antibiotici, si ritiene importante non abbassare la guardia e controllare la sensibilità agli
antibiotici dei ceppi di bTB, soprattutto se gli isolati provengono da allevamenti infetti. L’attività di controllo consentirebbe di prevenire la trasmissione accidentale all’uomo di ceppi resistenti o multi-resistenti
che destano grave preoccupazione in tema di salute pubblica".

Il Mycobacterium bovis è l’agente eziologico principale della tubercolosi bovina (bTB) e appartiene M. tuberculosis complex. Il patogeno presenta un quadro epidemiologico di infezione complesso, che coinvolge gli animali domestici e selvatici, e l’uomo. L'M. bovis è in grado di causare nell’uomo una patologia indistinguibile da quella causata dall'M. tuberculosis. La popolazione che lavora a contatto con gli animali o con i loro prodotti è a maggior rischio d’infezione.
In Italia, il programma di eradicazione della bTB ha portato a una graduale riduzione della malattia nella maggior parte delle regioni. In Sicilia, al contrario, la bTB è ancora un grosso problema. Un precedente studio ha riportato in Sardegna l’isolamento da bovini di ceppi di M. bovis resistenti ai due principali antibiotici utilizzati nel trattamento della tubercolosi nell’uomo, l’isoniazide e la rifampicina.

Questo dato supporta l’importanza della sorveglianza del fenomeno dell’antibiotico-resistenza per i ceppi di M. bovis circolanti nei territori maggiormente a rischio. Recentemente, l’Istituto Superiore di Sanità ha condotto studi di antibiotico-sorveglianza in alcune aree ad alta incidenza di bTB, escludendo, per il momento, la circolazione di ceppi animali di M. bovis resistenti agli antibiotici testati nelle aree studiate. (fonte)