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STUPEFACENTI

Cosa cambia con l'abrogazione della Fini-Giovanardi?

Cosa cambia con l'abrogazione della Fini-Giovanardi?
ANMVI Servizi segue da vicino le (nebulose) conseguenze dell'abrogazione della legge 38/2010 per il medico veterinario.
C'è fermento fra i medici dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato la legge cosiddetta "Fini-Giovanardi", la Legge 21 febbraio 2006, n. 49  che dal 2006 disciplina l'uso delle sostanze stupefacenti.

Non sono ancora chiare le conseguenze per la legislazione italiana e per i comportamenti prescrittivi dei medici e dei medici veterinari, ma potrebbe profilarsi la possibilità che alcuni medicinali stupefacenti -che attualmente non devono essere registrati né prescritti con ricetta per stupefacenti- possano tornare ad esserlo e che il registro di carico e scarico possa dover tornare ad essere vidimato annualmente.

Sono solo ipotesi, in attesa di chiarimenti ministeriali. Ma intanto la Fimmg ha dato indicazione ai Medici di Famiglia di continuare a prescrivere come prima. Del resto il Ministero della Salute sta effettuando approfondimenti legislativi.

Commenta Fiorenzo Corti (responsabile comunicazione Fimmg): "In attesa della pubblicazione della sentenza e degli accertamenti ministeriali non possiamo sbilanciarci nel dire se è venuta a mancare una parte del castello o meno, ma chiediamo ai medici di continuare a prescrivere con le stesse modalità acquisite dopo la legge 38 del 2010».

La legge Fini-Giovanardi aveva abolito la distinzione tra droghe leggere e pesanti (unificando le tabelle del ministero della Salute) e  conteneva norme sulla classificazione dei medicinali stupefacenti, oppioidi inclusi, e su modalità di prescrizione, dispensazione e registrazione. La Corte Costituzionale non ha bocciato i contenuti della Fini-Giovanardi: la violazione della Costituzione che è stata riscontrata riguarda infatti l'art. 77, quello che regola la procedura di conversione dei decreti-legge: anche per questo si rende necessario un chiarimento da parte del Ministero della Salute.