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UK PARLIAMENT

Dopo la Brexit, i veterinari saranno reclutati da Paesi extra UE

Dopo la Brexit, i veterinari saranno reclutati da Paesi extra UE
Se, dopo l'uscita dalla UE, non sarà più possibile reclutare nuovi veterinari da altri Stati Membri, le risorse veterinarie dovranno essere reperite altrove".
L'ha detto Lord O'Shaughnessy rispondendo ad una interrogazione presentata alla Camera dei Lords dalla  Baronessa McIntosh of Pickering, per sapere quanti veterinari lavorino nei macelli del Regno Unito rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea, net timore che la Brexit comporti una forte contrazione di professionalità veterinarie nei macelli di Sua Maestà.

 "Attualmente ci sono 14 veterinari ufficiali del Regno Unito e 311 veterinari ufficiali da Paesi dell'Unione Europea che effettuano controlli ufficiali in 303 macelli riconosciuti" ha risposto Lord O'Shaughnessy, a nome del Governo di Londra, affermando che "i veterinari ufficiali svolgono un ruolo vitale nel salvaguardare la salute pubblica del Regno Unito, nel mantenere la salute e il benessere degli animali e nel consentire il commercio", ma aggiungendo che "per garantire l'igiene ufficiale e il controllo del benessere degli animali nei macelli, la Food Standards Agency (FSA)a affidamento sui cittadini dell'UE che lavorano come veterinari ufficiali e ispettori delle carni a contratto".

Quali scenari dopo la fuoriuscita del Regno Unito dall'Unione Europea? Secondo Lord O'Shaughnessy, se nel post-exit non sarà più possibile reclutare nuovi veterinari da altri stati membri dell'UE, "le risorse veterinarie dovranno essere reperite altrove per svolgere questo ruolo". La FSA - ha aggiunto- "è anche consapevole del potenziale aumento della forza lavoro necessaria per svolgere altre funzioni di regolamentazione" e per questo " sta pianificando una serie di scenari per garantire che il Regno Unito mantenga i propri  eccellenti standard di sicurezza alimentare e una forza-lavoro efficiente".