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INFRAZIONE

Caseine e caseinati, richiamo della Commissione all'Italia

Caseine e caseinati, richiamo della Commissione all'Italia
La Commissione europea ha avviato azioni legali nei confronti dell'Italia per inadempimento degli obblighi previsti dal diritto dell'UE.
L'Italia è sotto procedura d'infrazione per aver omesso di comunicare alla Commissione le misure nazionali di recepimento delle norme di commercializzazione di caseine e i caseinati (Direttiva (UE) 2015/2203).  Dopo la lettera di costituzione in mora trasmessa a gennaio, Bruxelles ha scritto una nota di sollecito all'Italia (il memorandum è stato inviato, per la stessa infrazione anche  Regno Unito e a Cipro): due mesi di tempo per adempiere ai propri obblighi, in caso contrario la Commissione potrà decidere di deferire il nostro Paese alla Corte di giustizia dell'UE.

Le norme sull'etichettatura stabilite nella direttiva 2015/2203 mirano a garantire un livello elevato di tutela della salute allineando la legislazione dell'UE sui prodotti alimentari alle norme internazionali e agevolando così la libera circolazione di questi prodotti per gli operatori del settore alimentare. Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva nei rispettivi ordinamenti e comunicare tali misure alla Commissione entro il 22 dicembre 2016.

La caseina, che è presente nel latte, ma può essere utilizzata in modo indipendente in molti settori come agglomerante, ha molteplici impieghi, ad esempio come componente chiave del formaggio o come additivo alimentare. I caseinati hanno importanti proprietà nutritive, contengono tutti gli aminoacidi essenziali e sono utilizzati in particolare nella produzione casearia, negli integratori proteici e nella panna da caffè in polvere.

Iniziative di adeguamento all''ordinamento comunitario sono in corso di adozione con la Legge Europea 2017 al vaglio della Camera dei Deputati.

Alimenti a base di caseina: nuove norme dopo l'infrazione