CONSIGLIO EUROPEO

La Rete one health non sarà una nuova struttura di governance

Europa
La Rete one health non sarà una nuova struttura di governance
Sono in Gazzetta Europea le Conclusioni del Consiglio sulle prossime tappe dell’approccio «One Health» contro la resistenza agli antimicrobici.
Il Consiglio dell'Unione Europea invita gli Stati Membri ad, istituire prima della metà del 2017 un piano d’azione nazionale contro la resistenza agli antimicrobici, sulla base dell’approccio «one health» e in conformità con gli obiettivi del piano d’azione mondiale dell’OMS. Il piano d’azione dovrà essere adattato alla situazione nazionale.

A causa della complessità del problema, della sua dimensione transfrontaliera e dell’elevato onere economico, l’impatto della resistenza agli antimicrobici "va oltre le sue gravi conseguenze per la salute umana e animale ed è diventato un problema mondiale di sanità pubblica che interessa la società nel suo complesso e necessita di un’azione intersettoriale urgente e coordinata, se necessario basata sul principio di precauzione".

Insieme, Stati Membri e Commissione Europea sono invitati a "sviluppare congiuntamente, nel rispetto delle competenze degli Stati membri, un nuovo piano d’azione globale dell’UE sulla resistenza agli antimicrobici basato sull’approccio «one health», con "misure tese a prevenire le infezioni e garantire un uso prudente degli antimicrobici nella medicina umana e veterinaria".

Primo impegno invece in capo alla sola Commissione Europea è di "agevolare e assistere gli Stati membri nello sviluppo, nella valutazione e nell’attuazione dei piani d’azione nazionali contro la resistenza agli antimicrobici, anche sostenendo il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio e sorveglianza, e valutare il sostegno finanziario".

E' fondamentale si legge nel documento "una maggiore cooperazione tra gli Stati membri e con la Commissione e l’industria farmaceutica riguardo alla ridotta disponibilità inclusi i possibili ritiri dal mercato di antimicrobici che possono portare a scarsità di antimicrobici e a una terapia sostitutiva inadeguata". Pertanto, "per progredire nella lotta contro la resistenza agli antimicrobici, il nuovo piano d’azione dell’UE dovrebbe contenere obiettivi misurabili (chiaramente definiti dal punto di vista quantitativo o qualitativo), parametri comparativi e misure efficaci per raggiungere tali obiettivi".

Alla conferenza ministeriale UE «one health» sulla resistenza agli antimicrobici, tenutasi ad Amsterdam a febbraio "è stata espressa la volontà politica"  di affrontare il problema " attraverso una rete «one health» dell’UE sulla resistenza agli antimicrobici. La rete «one health» dell’UE "non sarà una nuova struttura di governance, ma funzionerà tramite riunioni congiunte di gruppi o organismi esistenti nel settore della salute umana, nonché in quelli alimentare e veterinario, come il gruppo sulla resistenza agli antimicrobici e il comitato per la sicurezza sanitaria".

La rete «one health» dell’UE sarà utilizzata su base regolare per discutere le questioni relative alla resistenza agli antimicrobici nella prospettiva «one health», vale a dire lo scambio di informazioni tra gli Stati membri sui progressi realizzati nell’attuazione dei piani d’azione nazionali contro la resistenza agli antimicrobici e lo sviluppo e l’attuazione del piano d’azione dell’UE.



Conclusioni del Consiglio sulle prossime tappe dell’approccio «One Health»di lotta alla resistenza agli antimicrobici (2016/C 269/05)

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