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ACCESSO AI FINANZIAMENTI

Cosa sta facendo la Commissione UE per i liberi professionisti?

Cosa sta facendo la Commissione UE per i liberi professionisti?
Quali sono le iniziative legislative o non legislative concernenti le libere professioni in generale che è possibile attendersi per i prossimi anni?
Lo chiedono cinque eurodeputati, fra i quali l'italiano Antonio Tajani, all'esecutivo di Bruxelles con una interrogazione a risposta orale. La Commissione Europea viene sollecitata a dare seguito alle  linee d'azione per rafforzare l'attività delle libere professioni. Infatti, nell'ambito del piano d'azione Imprenditorialità 2020, nel 2014 è stato istituito un gruppo di lavoro denominato "Bolstering the Business of Liberal Professions" (Rafforzamento dell'attività delle libere professioni), il cui scopo è esaminare le esigenze specifiche dei liberi professionisti. Ma ad oggi tutto tace.

Fra i temi del gruppo di rafforzamento delle libere professioni figurano la semplificazione, l'internazionalizzazione e l'accesso ai finanziamenti. Tutti argomenti centrali alla  conferenza sulle libere professioni del 9 aprile dell'anno scorso, quando  il gruppo di lavoro ha presentato le seguenti linee d'azione:
1) istruzione e formazione all'imprenditorialità;
2) accesso ai mercati;
3) accesso ai finanziamenti;
4) riduzione degli oneri normativi
5) rafforzamento della rappresentazione e della partecipazione a livello europeo.

L'interrogazione parlamentare chiede alla Commissione di spiegare quali saranno le fasi successive per quanto concerne le attività del gruppo di lavoro e le linee d'azione presentate e chiedono se esista una tabella di marcia per la loro attuazione. Stando al gruppo di lavoro, è opportuno pianificare una maggiore integrazione delle libere professioni nei lavori della Commissione ed ora gli  eurodeputati sollecitano Bruxelles a chiarire come intenda adoperarsi in questo senso. Nel frattempo la Commissione ha avviato la mappatura delle professioni regolamentate e della mobilità dei professionisti negli Stati membri: in che modo valuta la situazione attuale?

Gli interroganti ricordano che le libere professioni si caratterizzano per offrire servizi personali, indipendenti e intellettuali e richiedono qualifiche professionali di elevato livello per favorire gli interessi del cliente e del pubblico. Secondo la Commissione tali professioni contribuiscono significativamente all'economia dell'UE: apportano vantaggi alla società perché si pongono al servizio degli interessi pubblici in settori quali la sanità, la giustizia e la sicurezza, veicolano l'innovazione e l'occupazione e fungono, quindi, da strumenti importanti per promuovere la ripresa dalle crisi economiche e sociali che attanagliano molti Stati membri.

Il quadro normativo europeo che disciplina le libere professioni è soggetto a una regolamentazione e una supervisione professionali specifiche da parte di organismi professionali a livello nazionale e comprende la direttiva 2013/55/UE sulle qualifiche professionali e la direttiva 2006/123/CE sui servizi. Negli ultimi anni la Commissione ha riconosciuto pienamente il potenziale imprenditoriale della libere professioni. Analogamente, il Parlamento ne sottolinea e riconosce da sempre l'importanza fondamentale.