LA RISPOSTA

Daniza, UE: gestione conforme, fondi confermati

Europa
Daniza, UE: gestione conforme, fondi confermati
La decisione "di rimuovere" l'orsa Daniza presa dalle autorità italiane "risulta conforme alla legislazione Ue".
Così il commissario europeo all'ambiente, Janez Potocnik, ha risposto prima del termine del suo mandato all'interrogazione  presentata da nove eurodeputati del M5S sul caso dell'orsa Daniza.

Prima firmataria la grillina Laura Ferrara che  voleva sapere se la Provincia autonoma di Trento "agisca in contrasto con gli obiettivi specificati dal progetto LIFE DINALP BEAR e se tali azioni "potrebbero portare alla sospensione dei fondi per questo progetto poiché la Provincia autonoma di Trento risulterebbe non idonea a svolgere il compito assegnatole". L'interrogante faceva anche  notare che "la Provincia autonoma di Trento non ha applicato il protocollo stabilito dal progetto LIFE Arctos, progetto attuato nell'ambito dello strumento finanziario dell'UE LIFE+ Natura, ma ha invece adottato il piano d'azione PACOBACE, integrando unilateralmente il testo includendovi la possibilità di abbattimento di orsi considerati «problematici».

Dalla Commissione non è arrivato nessuno stop all'accesso ai fondi europei del nuovo progetto Life DINALP BEAR : la Commissione europea "non ha motivo di sospendere la partecipazione". La  decisione presa dalle autorità italiane nei confronti dell'orsa Daniza è stata assunta "nell'interesse della sicurezza del pubblico dopo che l'orsa aveva ferito una persona il 15 agosto 2014"; aggiunge inoltre che lo stesso animale "era già stato responsabile di ripetuti attacchi predatori, anche nei pressi di zone abitate; era stato oggetto a più riprese di misure deterrenti (compreso l'uso di pallottole di gomma) ad opera delle squadre d'emergenza e aveva già compiuto in due precedenti occasioni pseudo attacchi intimidatori contro persone".

L'orso bruno è tutelato dalla direttiva europea Habitat, ma "gli Stati membri - ha precisato Potocnik - possono derogare al rigoroso regime di protezione e consentire la cattura o il contenimento mediante uccisione di individui problematici" per prevenire gravi danni al bestiame o nell'interesse della salute e della sicurezza pubblica, "a condizione che non vi siano soluzioni alternative e non si pregiudichi" la conservazione della specie interessata.

Il testo integrale della risposta

L'orso bruno (Ursus arctos) è una specie rigorosamente protetta in forza dell'articolo 12 della direttiva 92/43/CEE («direttiva Habitat»). In forza dell'articolo 16 della stessa direttiva gli Stati membri possono derogare al rigoroso regime di protezione e consentire la cattura o il contenimento mediante uccisione di individui problematici, tra l'altro al fine di prevenire gravi danni al bestiame o nell'interesse della salute e della sicurezza del pubblico a condizione che non vi siano soluzioni alternative e che la deroga non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle popolazioni della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale.

Dalle informazioni di cui si dispone risulta che la decisione di rimuovere l'orsa Daniza era stata in effetti adottata dalle autorità italiane nell'interesse della sicurezza del pubblico dopo che l'orsa aveva ferito una persona il 15 agosto 2014. Risulta inoltre che l'orsa in questione era già stata responsabile di ripetuti attacchi predatori, anche nei pressi di zone abitate; essa era stata oggetto a più riprese di misure deterrenti (compreso l'uso di pallottole di gomma) ad opera delle squadre d'emergenza e aveva già compiuto in due precedenti occasioni pseudo attacchi intimidatori contro persone.

Di conseguenza la succitata decisione delle autorità italiane risulta conforme alla legislazione dell'UE e la Commissione non ha pertanto motivo di sospendere la partecipazione della Provincia autonoma di Trento al neoselezionato progetto LIFE13 NAT/SI550.