RISOLUZIONE LEGISLATIVA

L'Unione Europea punta ad entrare nella CITES

Europa
L'Unione Europea punta ad entrare nella CITES
Il Parlamento europeo approvi l'adesione dell'Unione europea alla convenzione sul commercio internazionale delle specie selvatiche minacciate di estinzione.
Una risoluzione legislativa al vaglio della Commissione ENVI chiede al Parlamento Europeo di esprimersi in favore dell'adesione dell'Unione europea alla Convenzione CITES. L'adesione della UE, già proposta formalmente dal Consiglio Europeo, è possibile dal 2013, in seguito alla modifica dell'articolo XXI della Convenzione stessa che ora ammette non più solo l'adesione di Stati, ma anche di "organizzazioni costituite da Stasti sovrani e dotati di competenza negoziale". Leggasi: Unione Europea.

L'adesione consentirà alla Commissione di condurre negoziati a nome dell' Unione europea e fungere da catalizzatore delle posizioni dei 28 Stati membri, in modo da ottenere un compromesso equilibrato. Nel diventare parte della CITES, l'Unione europea sarà investita di responsabilità formali e sarà tenuta a rispondere alle altre parti dell'attuazione e dell'applicazione della convenzione.

In conseguenza dell'adesione, la UE dovrebbe versare su base annua il 2,5% dell'importo totale del fondo fiduciario CITES (circa 115 000 EUR nel 2015). Sarà di conseguenza applicata una riduzione
alla quota dei contributi versati dagli Stati membri.

L'adesione dell'Unione europea alla CITES non inciderà sul processo decisionale interno dell'UE. In particolare l'adesione non influirà sul modo in cui le posizioni comuni in vista della conferenza delle parti della CITES sono stabilite di concerto dall'Unione e dagli Stati membri, nell'ambito delle rispettive competenze, conformemente ai trattati.

Tuttavia, l'adesione è considerata come un passo logico e necessario affinché  l'Unione europea sia pienamente in grado di perseguire gli obiettivi che si è prefissata nel  quadro della propria politica ambientale. L'adesione consentirebbe alla Commissione, a nome  dell'Unione europea, di esprimere una posizione coerente dell'UE su questioni relative alla  CITES.
Di fatto, durante le conferenze delle parti, gli Stati membri attualment e votano individualmente ma sempre in linea con una decisione del Consiglio che determina la posizione dell'UE in seno alla conferenza. Una volta che l'UE sarà diventata parte , le sarà garantito il diritto di voto durante le conferenze delle parti (e il suo voto conterà per 28 voti) sulla base di una posizione che – come avviene attualmente – sarà stata concordata in anticipo con gli Stati membri.