IL TESTO APPROVATO

Specie invasive: controlli ufficiali per bloccarne l'ingresso nella UE

Europa
Specie invasive: controlli ufficiali per bloccarne l'ingresso nella UE
Il Parlamento europeo ha approvato nuove misure per bloccare l'accesso di piante, animali o insetti esotici "invasivi" nell'UE.
Le nuove norme, approvate mercoledì scorso, mirano a limitare il danno ecologico ed economico causato dalle specie che sono già entrate e si sono diffuse. La legislazione proposta vieta l'ingresso delle specie dichiarate di "rilevanza per l'Unione" e obbliga gli Stati membri a coordinare i loro sforzi per eliminarle dal territorio comunitario.

"Le specie aliene invasive causano danni economici per oltre 12 miliardi di euro ogni anno nell'UE e molti Stati membri hanno già impegnato notevoli risorse a tale scopo", ha dichiarato il relatore Ceco Pavel Poc. "I loro sforzi, spesso, non sono molto efficaci semplicemente perché la diffusione di queste specie non si ferma ai confini nazionali. La cooperazione tra gli Stati membri è pertanto cruciale. I negoziati sono stati molto difficili e abbiamo avuto solo poco tempo per trovare un accordo", ha concluso. La sua relazione è stata adottata con 606 voti a favore a 36 e 4 astensioni.

Le specie esotiche di "rilevanza per l'Unione"- Durante negoziati, il Consiglio ha accettato la richiesta del Parlamento di non limitare l'elenco delle specie esotiche invasive a sole 50 specie come proposto originariamente. Questo elenco aperto includerà specie prioritarie, quelle che sono un problema emergente e quelle che causano danni più significativi. I deputati hanno inoltre inserito disposizioni per tener conto di specie esotiche invasive che sono d'interesse per un singolo Stato membro, mentre le specie autoctone di una sola parte dell'UE dovranno essere prese in considerazione attraverso una maggiore cooperazione regionale tra gli Stati membri, facilitata dalla Commissione. La Commissione presenterà al comitato, entro un anno dall'entrata in vigore del presente atto, una proposta di elenco.

Controlli ufficiali-
L'atto legislativo richiede agli Stati membri di accertare le vie d'acceso e la diffusione di specie esotiche invasive (invasive alien species - IAS), e d'istituire sistemi di sorveglianza e piani di azione. I controlli alle frontiere dell'UE sarebbero intensificati. Per le specie esotiche invasive diffuse, gli Stati membri dovranno elaborare piani di gestione.
Gli Stati membri dovranno delineare adeguate sanzioni contro le violazioni delle nuove regole e disporre di  strutture pienamente operative preposte a svolgere i controlli ufficiali necessari a prevenire l'introduzione deliberata nell'Unione di specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Tali controlli ufficiali si applicano alle categorie di merci alle quali si fa riferimento nell'elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale.  Le autorità competenti eseguono i pertinenti controlli basati sul rischio verificando che: a) non figurino nell'elenco; siano provviste di un'autorizzazione.
I controlli -che consistono in controlli dei documenti, dell'identità e, se del caso, in ispezioni fisiche- avvengono quando le merci sono introdotte nell'Unione. Allorché la legislazione dell'Unione in materia di controlli ufficiali già preveda controlli ufficiali specifici ai punti di controllo frontalieri o ai punti di entrata, gli Stati membri conferiscono la responsabilità di eseguire i controlli  alle autorità competenti incaricate  ai sensi del regolamento (CE) n. 882/2004 o della direttiva 2000/29/CE.

Sanità animale- Al livello unionale, esistono attualmente oltre 40 direttive e regolamenti relativi alla sanità animale che includono disposizioni sulle malattie degli animali. Inoltre, la direttiva 2000/29/CE del Consiglio  prevede norme sugli organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e la direttiva 2001/18/CE stabilisce il regime applicabile agli organismi geneticamente modificati. Il Parlamento europeo chiede che le nuove norme sulle specie esotiche invasive siano allineate agli atti legislativi dell'Unione summenzionati e non vi si sovrappongano.

Secondo la Commissione, le specie esotiche invasive sono una causa della crescente perdita di biodiversità e dell'estinzione delle specie. Le specie esotiche invasive possono anche essere vettori di malattie o causare direttamente problemi di salute (ad esempio asma, dermatiti e allergie). Tali specie possono danneggiare infrastrutture e impianti, ostacolare la silvicoltura o causare perdite agricole. I costi dei danni provocati dalle specie esotiche invasive nell'UE ammontano a circa 12 miliardi di euro l'anno, secondo la valutazione d'impatto della Commissione.

Il testo approvato dall'Assemblea di Strasburgo dovrà ora essere approvato formalmente del Consiglio dei ministri.

Specie esotiche invasive: "I danni e i costi sono in continua crescita"