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ZOOERASTIA

Pratiche sessuali su animali, la risposta del Commissario Borg

Pratiche sessuali su animali, la risposta del Commissario Borg
In risposta ad una interrogazione dell'On Cristiana Muscardini, la Commissione Europea si è espressa sulle violenze agli animali.

"Come dovrebbe essere noto, la legislazione dell'UE sul benessere degli animali è di portata assai vasta. Va dagli allevamenti agli zoo, dalla sperimentazione nei laboratori alla circolazione e al trasporto di animali da compagnia. C'è tuttavia un settore in cui la violenza sugli animali è palese e talvolta legittimata dalle normative amministrative nazionali, come quelle relative all'autorizzazione dell'apertura di «bordelli» appositi in cui gli animali vengono sottoposti alla depravazione umana".
Questo l'incipit dell'interrogazione dell'eurodeputata Cristiana Muscardini, presentata alla Commissione Europea all'inizio di marzo e alla quale ha risposto il Commissario Tonio Borg.

E' la stessa Muscardini a rendere noti i contenuti della risposta, resa " a nome della Commissione", che riproduciamo integralmente di seguito.

I trattati UE limitano esplicitamente la considerazione del benessere degli animali da parte delle istituzioni UE a specifiche politiche UE come l'agricoltura o il mercato interno . In tutti gli altri casi la competenza esclusiva è riservata agli Stati membri.
Le pratiche sessuali con animali non sembrano rientrare in nessuno dei particolari obiettivi o politiche UE elencati nei trattati UE.
Di conseguenza, la Commissione non dispone della competenza giuridica per disciplinare questa materia e la questione rimane nell'ambito di responsabilità unicamente degli Stati membri.
Dal momento che la Commissione non ha la competenza giuridica in materia, non è in grado di fornire risposte specifiche alle altre interrogazioni.

L'On Muscardini si è fatta promotrice di altre interrogazioni riguardanti le violenze sugli animali. L'ultima è di ieri e riguarda la situazione dei randagi in Macedonia e sull'esistenza in Europa di cosiddetti "canili lager". Nell'interrogazione sulla zooerastia, l'europarlamentare italiana chiedeva alla Commissione perchè la normativa europea sul benessere animali non contempli la tutela contro questo tipo di violenza, come "reato".