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IN VIGORE LA DIRETTIVA 2013/55

Tesserino europeo e schedario UE delle sanzioni disciplinari

Tesserino europeo e schedario UE delle sanzioni disciplinari
Andrà recepita entro il 18 gennaio 2016 la nuova direttiva 2013/55/Ue, che modifica la legislazione europea sulle qualifiche professionali.
Il nuovo testo, pubblicato a fine dicembre sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, comporta una serie di novità  fra cui la tessera volontaria.

Tessera e allerta- Il condizionale è d'obbligo, dal momento che sarà la Commissione Ue a dover individuare le categorie che beneficeranno della tessera professionale europea, la principale novità introdotta dalla direttiva. La tessera consentirà al possessore di poter circolare liberamente in Europa grazie a una procedura di riconoscimento più breve, che sarà resa possibile con l'inserimento dei dati nel sistema di informazione del mercato interno (regolamento Imi). La banca dati, in mano alla Commissione europea e accessibile oggi ai ministeri competenti per Paesi, oggi si limita a dare conto delle procedure disciplinari, mentre in regime di piena operatività della direttiva dovrebbe contenere oltre ai dati biografici anche i titoli qualificanti, il curriculum vitae ed eventuali restrizioni all'esercizio della professione.
Viene introdotto un meccanismo di allerta specifico per le professioni sanitarie, sulla falsariga di quanto previsto dalla Direttiva servizi. Il meccanismo d'allerta della direttiva servizi è stato esteso a tutte le professioni regolamentate.

Esercizio di trasparenza e screening delle professioni regolamentate - Introdotta la previsione di un processo di trasparenza attraverso il quale ogni Stato dovrà esaminare tutta la propria regolamentazione delle professioni per verificare che sia non discriminatoria, proporzionale e basata su un motivo imperativo di interesse generale. L'obbiettivo è quello di ridurre la regolamentazione dei servizi professionali che non rispetta tali criteri, considerata una delle cause di maggiore ostacolo alla mobilità dei professionisti e, conseguentemente, alla crescita economica e allo sviluppo dell'occupazione. In questa ottica, con Comunicazione adottata il 2 ottobre 2013, la Commissione ha proposto agli Stati membri una metodologia che prevede una serie di passi (aggiornamento del data base delle professioni regolamentate, raccolta e screening di tutta la normativa esistente su ogni professione regolamentata, incontri fra gli  Stati membri per la valutazione reciproca e lo scambio di best practices), che ha trovato il consenso del Consiglio UE nelle conclusioni del 24/25 ottobre 2013. L'Italia dovrà fare un grande lavoro in questo ambito essendo tra i Paesi europei con un maggior numero di professioni regolamentate.

Quadro comune di formazione - (Professioni medico, infermiere, odontoiatra, veterinario, ostetrica, farmacista e architetto) - I requisiti minimi di formazione delle professioni settoriali sono stati rivisitati anche in termini di conoscenze, competenze e abilità, in coerenza con gli sviluppi a livello europeo del Processo di Bologna e dell'EQF (European Qualification Framework). Inoltre, è stato introdotto il principio secondo il quale la formazione può essere anche espressa sotto forma di crediti ETCS in numero equivalente alla durata prevista del corso di studi. Pertanto la presentazione dei crediti è equiparata agli anni di formazione universitaria richiesti. (fonte)

Schede di approfondimento della Direttiva 2013/55