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EDITORIALE DELLA SETTIMANA

Preserviamo insieme l'efficacia degli antibiotici veterinari

Preserviamo insieme l'efficacia degli antibiotici veterinari
I batteri sviluppano sempre più resistenze ai medicinali antibiotici, preoccupando la comunità medica e veterinaria internazionale.
Il rischio che i pazienti umani e animali stanno correndo è la compromissione dell’efficacia terapeutica di questi farmaci, indispensabili anche per i nostri cani e gatti e dei quali non potremo mai fare del tutto senza. Da sempre, infatti, gli antibiotici curano e salvano vite. Per questo siamo tutti impegnati, da subito, a preservarli, con l’auspicio che la ricerca scientifica possa presto svilupparne di nuovi. Subito e presto, perché la rapidità è essenziale nella lotta contro batteri velocissimi ad opporre resistenza, molto più rapidi dell’uomo del mettere in campo ampie azioni di contrasto.

La resistenza agli antibiotici è un problema di sanità pubblica globale radicato nell’utilizzo- improprio o eccessivo - di questi medicinali nell’uomo e negli animali. Assodato tutto questo, le autorità sanitarie di tutto il mondo stanno cercando di comprendere la portata del fenomeno. Anche negli animali, soprattutto in quelli di allevamento, destinati alla produzione di alimenti per l’uomo. Invece, i dati e gli studi mirati agli animali da compagnia sono ancora pochi, ma l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, insieme alla SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) ha profuso un vasto impegno di indagine fra i Medici Veterinari che svolgono attività clinica sui cani e sui gatti (circa 11.000 professionisti) e oltre 150 laboratori di analisi veterinarie, sia pubblici che privati, con lo scopo di identificare le aree più esposte al rischio di diffusione dell’antibiotico-resistenza e adottare le più appropriate contro-misure, codificandole in una linea guida per i Medici Veterinari italiani, soprattutto in campo ortopedico, dermatologico e di chirurgia generale.

In tutto questo, il proprietario di cani e gatti non è un osservatore passivo, ma un co-protagonista di primaria grandezza, nella messa in atto di misure di contrasto alle resistenze batteriche. Fin da ora. L’importanza di questa sintonia d’intenti è evidente se pensiamo alle zoonosi, malattie animali che, se trascurate, possono trasmettersi all’uomo e trasferire a quest’ultimo anche batteri zoonotici divenuti resistenti. L’allarmismo non è comunque la giusta risposta al problema. Occorre semmai responsabilizzarsi fin da ora, ognuno facendo la propria parte.
E dunque che cosa? Agire su due leve: la prevenzione delle infezioni negli animali da compagnia e l’impiego razionale degli antibiotici veterinari. Questo duplice approccio, incoraggiato anche dal Ministero della Salute, si basa sulla stretta collaborazione fra proprietari e medici veterinari, entrambi egualmente determinati ad evitare utilizzi impropri o eccessivi degli antibiotici veterinari.

Ai Medici Veterinari spetta il compito di utilizzare l’antibiotico veterinario solo quando è necessario, a fronte di una diagnosi e di un antibiogramma (in grado di valutare la sensibilità o resistenza di un microrganismo a un determinato antibiotico), curandone la scelta, il dosaggio e il periodo di somministrazione. Ai Medici Veterinari spetta poi in via esclusiva la responsabilità della prevenzione delle infezioni chirurgiche, attraverso un approccio sistematico a livello gestionale. I Medici Veterinari chirurghi sono chiamati a seguire protocolli adeguati, validi per tutto il team chirurgico.

Ai proprietari spetta il compito di attenersi rigorosamente al programma di trattamento terapeutico ragionato, deciso dal Medico Veterinario curante. Le minime variazioni di compliance potrebbero interferire con il successo terapeutico: è il caso del mancato rispetto del dosaggio durante la somministrazione a casa del medicinale veterinario prescritto, oppure della discontinuità e dell’interruzione del trattamento. Si tratta di errori, che insieme al ‘fai da te’, il proprietario tendenzialmetne commette anche su se stesso quando a sua volta è in veste di paziente sotto terapia antibiotica.
Altro gravissimo errore da non fare è attingere all’armadietto farmaceutico di casa per il cane o il gatto. Gli animali da compagnia devono ricevere esclusivamente trattamenti veterinari prescritti appositamente per loro.
(da: Salute degli Animali, Supplemento Io Donna, RCS)

Marco Melosi
Presidente ANMVI