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EDITORIALE DELLA SETTIMANA

Ippica: non abbiate paura del nuovo

Ippica: non abbiate paura del nuovo
Da ormai quasi due anni stiamo lavorando su un progetto di Riforma, conosciuto come Lega Ippica Italiana.

L'esigenza di tornare ad un ambiente sano dove la legalità, la trasparenza, la correttezza e la meritocrazia siano alla base di tutto, secondo me, è ancor più importante dell'aspetto economico. Ma di fatto economia e legalità vanno a braccetto, senza il rispetto della legalità qualsiasi iniziativa non potrà avere nessun valore commerciale.
Le Aziende hanno detto basta! Basta ad un sistema in cui non ci sono regole e nessuna possibilità di programmazione, credo che tutti siano d'accordo che questa non è l'ippica che vogliamo, questa non è l'ippica che ci da soddisfazione, questa è un ippica senza futuro per noi e per i nostri figli.

Il modello che noi proponiamo prevede una entità composta dai migliori imprenditori del settore che si facciano carico della gestione del settore sotto il controllo dello Stato. Occorrerà stabilire dei requisiti, di serietà e di imprenditorialità, con i quali sarà identificata una ampia base di imprenditori, che devono essere i migliori del settore, che si facciano carico di gestire e di governare il settore.
Lo Stato ha deciso di portare avanti una Riforma con la quale il settore sarà privatizzato e le Aziende, tutte le aziende, quelle piccole e quelle grandi, dal nord al sud, vogliono una Riforma forte che faccia un taglio netto col passato e, a mio avviso, sarà bene che le persone che condurranno l'Ippica del domani siano assolutamente in linea coi principi della Riforma.

Ma per vendere qualsiasi prodotto bisogna che il prodotto sia attraente. Il nostro prodotto è la Corsa dei Cavalli e tutto quello che avviene poco prima e poco dopo. In Italia il pubblico ha una pessima stima del nostro settore, bisogna invertire la tendenza e per questo serve una grande disciplina. Siete pronti a questa?
Per tornare ad avere corse belle e pulite servono regole chiare e chi non le rispetterà andrà fuori dal sistema. Per questo motivo è assolutamente necessario che la giustizia sportiva e la disciplina siano nelle mani di Lega Ippica Italiana, esattamente come in tutti i paesi del mondo ed in tutti le Federazioni sportive del mondo.

Ma abbiamo una emergenza ancor più impellente di quella economica e di quella organizzativa, dobbiamo, da subito, salvare e rilanciare il ruolo dell'allevamento e del Proprietario ed il valore del cavallo da corsa.
Se non interveniamo subito su queste leve il settore morirà per mancanza di puledri, di cavalli da corsa e di Proprietari. Da subito serve un intervento strutturale sull'allevamento, che non tolga risorse al Montepremi, ed una forte azione che metta il ruolo del Proprietario al centro di tutto, Primo Attore protagonista, ed organizzare un sistema di pagamenti dei Premi che tuteli non solo il Proprietario ma anche l'allenatore, il driver, il veterinario, il trasportatore e tutta quanta la filiera.

L'ultima cosa che voglio dirvi è questa: Sarà molto, molta dura.
La Riforma dovremo costruircela e difenderla, ogni giorno, sarà durissima, ma "Non abbiate paura del nuovo, piuttosto abbiate paura del vecchio..."

Enrico Tuci, Imprenditori Ippici Italiani