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DOPO IL CONSIGLIO DI STATO

Il Ministro Poletti riammette i professionisti alla CIG in deroga

Il Ministro Poletti riammette i professionisti alla CIG in deroga
Tornano gli ammortizzatori sociali. Dopo l'ordinanza del Consiglio di Stato sulla non discriminabilità degli studi professionali.

Il diritto del lavoro non discrimina i dipendenti dei liberi professionisti. E non può farlo nemmeno il Ministero del Lavoro. Anche i lavoratori degli studi professionali, in quanto assunti con un contratto collettivo nazionale di lavoro, hanno diritto alle garanzie riservate dal diritto del lavoro a tutti i dipendenti. Sulla base di questo principio di non discriminazione, sancito dal Consiglio di Stato, Confprofessioni va all'incasso presso il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, tenuto all'aplicazione dell'ordinanza di Palazzo Spada.

La nota ministeriale del 25 marzo applica l'ordinanza del Consiglio di Stato che aveva accolto l'istanza di Confprofessioni contro il decreto interministeriale del 1° agosto 2014 (che invece li aveva esclusi).«Siamo sulla strada giusta», ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella.

La direzione generale degli ammortizzatori sociali del Ministero del lavoro ha invitato le Regioni e l'Inps a «dare puntuale esecuzione a quanto disposto dal Consiglio di Stato, consentendo alla parte ricorrente, in attesa che il Tar si pronunci nel merito, l'accesso al trattamento di Cig in deroga».

«A questo punto, tocca alle Regioni recepire l'ordinanza del Consiglio di Stato, così come richiesto dal Ministero del lavoro e disporre le risorse finanziarie ancora disponibili per concedere la completa erogazione dei trattamenti» aggiunge il presidente di Confprofessioni, sottolineando che «alcune Regioni, come Marche, Lombardia e Veneto, si sono già attivate per consentire ai professionisti l'accesso alla Cig in deroga".


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