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CONFPROFESSIONI

L'Europa che vogliamo e le promesse dei candidati

L'Europa che vogliamo e le promesse dei candidati
Delegati ANMVI agli incontri elettorali in vista delle europee. Ieri a Milano l'incontro con il Ministro Lupi. Stella: il 1 luglio la verifica delle promesse.
"In Europa per noi". Con questo slogan si è chiuso il tour elettorale di Confprofessioni per portare le istanze dei professionisti ai candidati italiani alle elezioni europee del prossimo 25 maggio.  Ieri a Milano, Confprofessioni ha incontrato il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi per un confronto diretto con le sigle confederate.  Per l'ANMVI ha partecipato il Delegato ANMVI in Confprofessioni Lombardia, Emanuele Minetti, che ha fatto valere le principali istanze della professione veterinaria, con particolare riguardo alle politiche fiscali e all'imposta sul valore aggiunto che penalizza le prestazioni veterinarie nazionali.

Quello con Lupi è stato uno dei numerosi incontri territoriali con esponenti di rilievo nella competizione per il rinnovo del Parlamento Europeo, da Raffaele Fitto ad Antonio Cancian (europarlamentare uscente), Gianni Pittella e Alessia Mosca, fino al Commissario uscente Antonio Tajani che alle professioni intellettuali ha riservato un ruolo preminente nella partita dell'assegnazione dei fondi comunitari per il rilancio delle attività produttive.

Per Maurizio Lupi, "le professioni sono la spina dorsale della società e dell'economia- ha dichiarato Lupi- e la politica deve farsi portavoce di quelli che ono i pilastri su cui ricostruire il nuovo percorso europeo".
In vista del semestre di presidenza italiana dell'Unione, l'impegno sul fronte europeo diventa più strategico e la politica si sta dimostrando più sensibile alle sollecitazioni nazionali. "L'Italia- ha aggiunto Lupi- ha bisogno di assumere peso politico forte a Bruxelles per ricominciare a crescere e le professioni possono portare un contributo importante a questo processo. Non bisogna- ha concluso- demonizzare le professioni, ma promuoverne lo sviluppo in Europa e in Italia".

Coerenti con queste dichiarazioni gli impegni di Fitto ("C'è bisogno di una rappresentanza politica che relazionandosi con il Parlamento Europeo possa favorire anche le professioni), i propositi di Pittella ("Il ruolo delle professioni non è soltanto di fruitore, ma anche di consulente a sostegno di imprese, comuni, enti locali e regionali per una migliore fruizione dei fondi strutturali") e il richiamo ai trattati europei di Mosca ( "Tra le quattro libertà fondamentali garantite dai trattati europei, la libera circolazione personale e professionale è quella che porta con sì il significato simbolico più potente).

"Abbiamo raccolto molta attenzione e molte promesse- commenta il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella-  che auspichiamo possano avere seguito dopo il 1° luglio, con l'insediamento del nuovo Parlamento europeo e con l'avvio del semestre di presidenza italiana al Consiglio europeo.Crediamo sia indispensabile far sentire la voce dei professionisti in questa tornata elettorale, perché solo così si potrà lavorare, anche in maniera trasversale agli orientamenti politici, per avviare una seria interlocuzione con le istituzioni comunitarie da cui discende circa il 70% della normativa nazionale".

Il 25 maggio i cittadini europei sono chiamati ad eleggere i parlamentari europei, i quali una volta eletti- per la prima volta- sceglieranno chi guiderà la Commissione europea. Il futuro Presidente della Commissione dovrà ottenere il voto della maggioranza assoluta dei deputati (376 su 751).

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