IL 7 MAGGIO

Fondi ai professionisti: vertice Confprofessioni-Regioni

Confprofessioni
Fondi ai professionisti: vertice Confprofessioni-Regioni
Il Presidente Gaetano Stella annuncia un vertice, il 7 maggio a Roma  con gli assessori regionali competenti sulla gestione di flussi comunitari.
Si tratterà di definire le modalità operative che consentiranno ai professionisti italiani di accedere ai bandi regionali che gestiranno i finanziamenti comunitari nel ciclo di programmazione 2014-2020.
Dopo aver incassato il 9 aprile scorso a Bruxelles il via libera di Antonio Tajani, vice presidente della Commissione europea, al piano strategico per i liberi professionisti nel quadro delle politiche per la crescita, il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella annuncia nuovi sviluppi.

Secondo Stella: "L'accesso ai fondi da parte dei professionisti dipenderà molto da come saranno confezionati i bandi e se terranno conto delle caratteristiche operative dei professionisti". Tuttavia, segnala il numero uno di Confprofessioni, smorza l'euforia dei professionisti poiché il cammino è tutto in salita. Se infatti, la Commissione europea ha dato il via libera al piano d'azione che sbloccano le risorse Ue per i professionisti, in Italia i rappresentanti dei professionisti non sono stati invitati al primo round per l'accordo di partenariato 2014-2020 per la distribuzione dei fondi strutturali. «E' una giornata dolce-amara», hanno commentato a caldo Stella e Susanna Pisano, responsabile del Desk europeo di Confprofessioni. «Da un lato c'è il piano di Bruxelles a favore delle libere professioni, dall'altro c'è la delusione per l'atteggiamento dell'Italia. Senza il nostro coinvolgimento nel definire linee d'azione e criteri di ripartizione delle risorse, le promesse rischiano di rimanere sulla carta. Sarebbe un peccato dopo il successo ottenuto in Europa».

L'immediata reazione e pressione di Confprofessioni ha spinto Tajani, a scrivere al Governo italiano, all'indirizzo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che ha la delega per la coesione territoriale, per sottolineare l'immediata efficacia del Piano d'azione europeo per sostenere le libere professioni, anche in Italia. Tajani ha quindi assicurato l'impegno della Commissione affinché le rappresentanze dei professionisti saranno, a regime, interlocutrici di Bruxelles, insieme con gli altri attori sociali.
Le linee d'azione definite dal gruppo di lavoro insediato in seno alla DG Impresa e Mercato di Bruxelles, che ha visto la partecipazione del presidente di Confprofessioni nella stesura del piano, non si risolverà in una pioggia di soldi sugli studi: "toccherà a noi fare in modo che le chance per l'accesso al credito, attraverso le varie formule di sovvenzione, vengano inserite correttamente negli avvisi comuni delle Regioni" ha detto Stella.

Secondo il presidente di Confprofessioni "Appare poi riduttivo poi inquadrare il piano d'azione europeo solo nell'ottica dei finanziamenti comunitari, perché i professionisti potranno beneficiare della semplificazione della normativa relativa alle professioni, attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni di settore; di interventi per la formazione dei professionisti in modo da rendere più efficiente l'organizzazione degli studi e l'offerta dei servizi. La corretta interpretazione della Commissione sulla possibilità dei professionisti di concorrere ai fondi europei nasce dalla riflessione avviata ormai un anno fa sulla necessità di sostenere il tessuto produttivo dell'Unione. In Europa le imprese di liberi professionisti – ha detto Tajani – sono circa 4 milioni, cui sono legati 11 milioni di addetti. Il giro d'affari è di circa 560 miliardi. Una realtà notevole che – secondo Tajani – deve contribuire a rilanciare la crescita.