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INTERVENTO IN AULA

Sostegno al latte bovino di montagna e delle zone terremotate

Sostegno al latte bovino di montagna e delle zone terremotate
Nel 2019, un plafond di 25 milioni di euro agli allevamenti di montagna. Ulteriori aiuti per le zone colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.
L'ha dichiarato il Sottosegretario al Mipaaft, Alessandra Pesce, in risposta ad una interrogazione parlamentare sul sostegno al latte bovino e agli allevamenti di montagna e alle zone colpite dal sisma nel 2016 e nel 2016.

Il latte bovino viene sostenuto dalla Politica agricola comune, ha riferito Pesce, illustrando i meccaniscmi del premio accoppiato concesso alle vacche da latte, "in favore di ciascun animale che abbia partorito nell'anno solare di riferimento, a condizione che sia allevato in una stalla il cui latte consegnato possa dimostrare di rispettare almeno due dei seguenti tre parametri igienico-sanitari: a) tenore di cellule somatiche inferiore a 300.000 per ml;b) tenore in carica batterica inferiore a 40.000 per ml (a 30° C);c) una concentrazione in proteine superiore al 3,35%.

"Qualora la vacca venga mantenuta per almeno sei mesi in un allevamento montano, l'allevatore ha diritto ad un premio ulteriore"- ha spiegato il Sottosegretario, annunciando che "per il 2019 è stato previsto uno specifico plafond destinato ai soli allevamenti di montagna pari a circa 25 milioni di euro, che consentirà così di salvaguardarne il sostegno anche in caso di diminuzione del numero complessivo dei capi presenti in zone montane, aumentandone il premio unitario".

Inoltre, "come ulteriore aiuto per gli agricoltori delle zone di montagna e quelli delle aree svantaggiate localizzati nei Comuni colpiti dal terremoto nel 2016 e 2017 è stata prevista la possibilità di accedere al regime di aiuto nazionale a favore della zootecnia estensiva, con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2018. I richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: presenza di prati permanenti ammissibili ubicati in zone montane; i prati permanenti ricadenti nei Comuni colpiti dal sisma del 2016 e 2017 sono ammissibili all'aiuto anche se situati in zone svantaggiate; le superfici agricole oggetto dell'aiuto devono risultare a disposizione dell'azienda richiedente alla data della presentazione della domanda di aiuto, essere mantenute in uno statoidoneo al pascolo e, per ciascun ettaro di prato permanente dichiarato nelpiano di coltivazione, il carico di bestiame annuo deve essere compreso tra 0,1e 6 UBA.