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PELODISCUS SINENSIS

Visita veterinaria e quarantena per la tartaruga 'aliena'

Visita veterinaria e quarantena per la tartaruga 'aliena'
Originaria dell'Estremo Oriente, la femmina di Pelodiscus sinensis, al suo primo rinvenimento in Italia, si trova al Parco Natura Viva di Bussolengo (VR).

Dopo i controlli medico-veterinari, l’esemplare rimarrà in quarantena ancora per alcune settimane in attesa degli esiti delle analisi. Poi, sarà destinata ad un reparto adeguato. Gli aggiornamenti sulla tartaruga "aliena" rinvenuta da alcuni turisti sul Lago di Garda, sono del Parco Natura Viva che si è preso cura dell'esemplare, dopo l'affidamento da parte dei Carabinieri Forestali del Nucleo CITES. (video)

I fatti -“Sulle sponde del Lago di Garda - spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva - alcuni turisti stavano osservando dei pulcini di germano reale che nuotavano dietro la madre. All’improvviso, è spuntato qualcosa sul pelo dell’acqua e i due piccoli sono stati trascinati giù. Subito attivata la filiera di segnalazione, nel giro di poche ore la femmina di Pelodiscus sinensis - questa sembra essere la sua specie d’appartenenza - che li stava predando, è stata catturata dalla LIPU (convenzionata con la Provincia ndr) e tramite i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES, affidata alla nostra struttura”.

La specie - La Pelodiscus sinensis è originaria di Cina, Vietnam, Taiwan e Giappone. Si è evoluta - spiega la nota del Parco- per vivere in acque basse con fondo sabbioso, nel quale si nasconde tenendo fuori solo la piccola proboscide e dal quale emerge per cacciare alborelle, carassi, piccole carpe, piccole trote, pesci gatto e invertebrati. Si tratta di una specie anche molto adattabile, prolifica e vorace che in Veneto, di certo non trova predatori naturali".
Questa specie è inserita nella Lista Rossa IUCN come “vulnerabile” di estinzione.

Cause ed effetti- “Quella tartaruga è finita nel Lago di Garda perché qualcuno l’ha acquistata e poi l’ha abbandonata illegalmente - prosegue Avesani Zaborra - senza curarsi del fatto che inserire una specie estranea nel nostro ecosistema, significa alterarlo con conseguenze molto pericolose. Non solo un pericolo per i germani che in questo periodo stazionano sul Lago, ma anche per tutta la fauna acquatica di questo territorio, che già si trova in un equilibrio fragile toccato da una forte presenza dell’uomo. Un danno duplice alla biodiversità, perpetrato ancora una volta dall’uomo: sottratta alla possibilità di incrementare la vitalità della propria specie nel suo ambiente naturale e abbandonata con l’unico risultato di distruggere un altro ecosistema".

Progetto Life ASAP- "Molte specie aliene sono belle e apparentemente innocue- commenta Life ASAP- ma, introdotte in un luogo diverso da quello di origine naturale, arrecano danni alla biodiversità e anche alla salute dell'uomo e all'economia". L'invito è di consultare il sito del progetto europeo Life ASAP.
Fra le specie aliene invasive presenti in Italia (22 su 37 in Europa), l'unica tartaruga elencata fino ad ora è la Trachemys Scripta.

Il decalogo di ASAP