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ERRATO RECEPIMENTO

Sperimentazione animale, Cattaneo: messa in mora è una 'opportunità

Sperimentazione animale, Cattaneo: messa in mora è una 'opportunità
“La notizia della messa in mora dell’Italia da parte della Commissione europea rispetto al decreto legislativo 26/2014, è una opportunità per il Paese".
E' il commento della Senatrice e ricercatrice Elena Cattaneo alla notizia dell'avvio della procedura di infrazione che potrebbe costare all'Italia una costosa sanzione. Per ora, la procedura è al primo step, quello della lettera di messa in mora, l'80° incassata dall'Italia per difformità con il diritto comunitario.

Adesso, Governo e Parlamento- dichiara la Senatrice- riportino "a razionalità la disciplina della sperimentazione animale in Italia”. E aggiunge: "Che vi fossero limiti impropri nella legge approvata – afferma la scienziata in una nota – era tanto palese che già la Commissione Sanità del Senato chiedeva al Governo di valutare attentamente – prima di emanare quel decreto legislativo – se ‘i divieti previsti fossero conformi all’articolo 2 della direttiva e, quindi, agli articoli 76 e 117, comma primo della Costituzione, dal momento che sembravano costituire normative più restrittive rispetto alla direttiva, introdotte successivamente alla data del 9 novembre 2010′”.

Per la Cattaneo, “quel che la Commissione Sanità esprimeva con formula dubitativa è di una evidenza solare, tanto da essere stato segnalato – spiega – alla Commissione europea da decine di scienziati e cittadini, iniziative che hanno portato alla scelta doverosa di oggi dell’Unione europea. Per scongiurare sul nascere ogni ipotesi di ulteriore condanna dell’Italia in sede europea, il Parlamento italiano ha l’opportunità, nella Legge europea 2015 in discussione, strumento legislativo annuale ‘salva-infrazioni’, di approvare un emendamento che elimini i divieti illegittimi contestati. È doveroso farlo prima ancora che per ragioni legali, per consentire ai ricercatori italiani – sottolinea – di competere con pari possibilità e dignità con i colleghi europei. Ed è doveroso farlo per una libera ricerca che studia ogni giorno per dare nuove opportunità di cura e conoscenza”.

La procedura d’infrazione per l’Italia sulla sperimentazione animale- La Commissione europea ha avviato la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia con una lettera di messa in mora (Incorrect transposition in Italy of Directive 2010/63/EU on the protection of animals used for scientific purposes): il recepimento nazionale della Direttiva europea sull'utilizzo degli animali a scopi scientifici secondo Bruxelles pone “limitazioni eccessive” al loro utilizzo. Per evitare ulteriori step della procedura, l'Italia dovrà conformarsi al diritto comunitario.  La procedura di infrazione è regolata dall’articolo 258 del trattato sul funzionamento dell’Ue, che conferisce alla Commissione, custode dei trattati, il potere di agire in giudizio contro lo Stato membro che non rispetti gli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione.

Due mesi di tempo - Una "lettera di messa in mora" concede allo Stato un termine di due mesi entro il quale presentare le proprie osservazioni. Nel caso in cui lo Stato membro non si adegui al parere motivato, la Commissione può presentare ricorso per inadempimento davanti alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee.