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WORLD RABIES DAY

WVA: la rabbia non si combatte con disumani abbattimenti di cani

WVA: la rabbia non si combatte con disumani abbattimenti di cani
L'Associazione Mondiale dei Veterinari ha celebrato la giornata internazionale contro la rabbia, denunciando il ricorso agli abbattimenti "disumani".
Quest'anno il World Rabies Day che la WVA celebra ogni 28 settembre si è chiuso con un comunicato di denuncia della stessa World Vet Association: "A causa delle limitate risorse- è scritto - alcuni Paesi ricorrono a metodi di depopolamento dei cani "che non sono sempre umani".  L'Associazione Mondiale Veterinaria "si oppone fermamente a tali pratiche. Solo l'attuazione di standard di animal welfare, accettati a livello internazionale, portano a un controllo sostenibile della rabbia nei cani".
La WVA si dice fiduciosa fiducioso che il controllo a lungo termine di questa malattia possa essere consguito "in modo umano ed efficace sia per gli animali e l'uomo".
L'obiettivo finale di eradicazione dalla rabbia può essere raggiunto lavorando con partner chiave, come gli organismi governativi e non governativi, sia nazionali che nazionali.

La rabbia resta un problema trascurato- denuncia l'Associazione- che provoca dolore e morte in uomini e animali in tutto il mondo. Raggiunge livelli particolarmente importanti nelle economie emergenti dove le misure di sanità pubblica sono inadeguate e dove la promiscuità di randagi e persone senza cure rappresenta la prima fonte di trasmissione della rabbia. Oltre il 90% di tutti i casi umani derivanti da morsi di cane e il 40% dei casi umani che si verificano riguardano bambini.

La malattia può essere sconfitta con la profilassi vaccinale, una consapevolezza che in alcune regioni del mondo - le più povere- stenta ad affermarsi.