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TORINO

Distrutto l'ambulatorio veterinario dell'Enpa

Distrutto l'ambulatorio veterinario dell'Enpa
Distrutta la sede di via Germagnano. Enpa: "Devastazione annunciata, le autorità non sono in grado di garantire l'ordine pubblico".

Quanto avvenuto nella notte del 21 maggio nella sede dell'ambulatorio sociale Enpa di via Germagnano è un fatto forse "annunciato" - come dicono i gestori - dai continui attacchi subiti dal canile negli ultimi anni. E' stato quasi tutto distrutto e i danni sono stati stimati in non meno di 100 mila euro.

Porte sradicate, computer, stampanti, apparecchiature elettroniche e medicali distrutte, gabbie rovesciate con gli animali all'interno e documenti mischiati tra loro e dispersi nelle varie sale. A questo si aggiunga che molti tubi sono stati letteralmente strappati dai muri causando allagamenti in diverse zone della struttura.

Il canile ora punta il dito verso i responsabili di questo scempio: sarebbe stato un gruppo di una trentina di persone, tra cui ci sarebbe anche qualche minorenne. Ma per l'Enpa di via Germagnano la colpa non è solo di chi materialmente ha distrutto tutto, ma anche di chi avrebbe dovuto evitare che accadesse, visti i continui campanelli d'allarme lanciati dall'ente stesso.

L'Enpa ha annunciato che nei prossimi giorni evacuerà la struttura, complice il fatto che "le autorità preposte non sono in grado di garantire l'ordine pubblico né l'integrità della struttura e degli eventuali ennesimi ripristini, né la sicurezza a dipendenti, volontari ed animali ospiti". "Il futuro - concludono dall'Enpa - dipenderà da atti concreti e non dalle parole del buonismo politicamente corretto". (fonte)


Quello di ieri è il quinto attacco dal dicembre scorso. Ma rispetto al passato, quelli dell'Enpa segnalano l'accanimento dei vandali nel distruggere scientificamente l'ambulatorio sanitario. «Hanno scaraventato per terra tutte le medicine, le bombole di ossigeno, rovinato per sempre tutte le nostre attrezzature» raccontano i dipendenti del canile. Un messaggio preciso. L'ambulatorio è infatti la risorsa necessaria per far sopravvivere il servizio che accoglie un'ottantina di cani e una ventina di gatti. «A prezzi popolari offriamo le visite veterinarie, le vaccinazioni e le sterilizzazioni – aggiungono - Con queste entrate riusciamo a sostenere i nostri bilanci e a continuare a vivere».

«Adesso cercheremo una collocazione per gli animali col Comune. E chiuderemo» dice il presidente, Marco Bravi. "Sabato avevamo spiegato quanto era importante l'ambulatorio.Dalla manifestazione del 25 febbraio sotto Palazzo di Città, hanno fatto ben poco. Questa è una sconfitta per tutti: per Torino, la sua amministrazione, per il mondo delle libere imprese e per le associazioni che curano gli animali». (fonte)

Foto: Torino Today