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COMUNICATO MINSAL

La task force c'è ancora, nessuna rimozione d'incarico

La task force c'è ancora, nessuna rimozione d'incarico
Comunicato del Ministero della Salute:'Lla Task force per la Tutela degli animali da affezione e la lotta al randagismo c'è, vigila, e con gli stessi dipendenti del ministero'.

"Il Ministero della salute smentisce la notizia della rimozione della dr.ssa Rosalba Matassa dall'incarico di coordinatrice della "Task force per la Tutela degli animali da affezione e la lotta al randagismo".
 Con un comunicato stampa diffuso ieri, il Ministero precisa anche che "qualunque collegamento tra la sua presunta rimozione e attività investigative condotte sul business dei canili lager è del tutto infondata. Tali insinuazioni sono false e fortemente lesive dell'immagine del Ministero della salute che si riserva di intraprendere eventuali azioni a propria tutela".

Rosalba Matassa, dirigente delle professionalità sanitarie, "non è mai stata rimossa e ricopre tutt'ora il ruolo di coordinatrice della Task force. Nessun provvedimento di questa Amministrazione l'ha di recente interessata, né direttamente né indirettamente"- prosegue la nota ministeriale, che aggiunge: "La Task force opera da sempre all'interno dell'Ufficio VI della Direzione generale della sanità animale e farmaci veterinari e sotto la responsabilità di un Direttore, come previsto dal regolamento di organizzazione del Ministero della salute".

Il Ministero precisa che "risulta veritiero il recente avvicendamento alla direzione dell'Ufficio VI a seguito della rotazione del personale dirigenziale come previsto dalla Legge e dal Piano Anticorruzione".
L'Amministrazione "sostiene l'attività della Task force, che ha continuato a svolgere regolarmente la propria attività istituzionale e ha garantito i servizi a disposizione di cittadini e Associazioni"- conclude il comunicato.

La precisazione del Ministero  fa seguito a dichiarazioni e notizie di stampa sulla Unità Operativa ministeriale, delle cui sorti si è interessata la Senatrice Loredana Depetris, anche con una interrogazione parlamentare sottoscritta dalle senatrici Silvana Amati, Monica Cirinnà e Manuela Granaiola.