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ITALIA 2015

Eurispes: cresce il sentimento ma calano gli animali

Eurispes: cresce il sentimento ma calano gli animali
Italiani amanti degli animali, ma continua a calare il numero di chi li fa entrare in famiglia. Il dato è nel Rapporto Eurispes 2015.

Potere d'acquisto eroso per 7 famiglie su 10. Auto, animali domestici, baby sitter: si taglia su tutto. Sono le indicazioni che emergono dal Rapporto Italia 2015, presentato oggi presso la Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dall'Eurispes. Quest'anno il rapporto ha esplorato in particolare "Il Grande Fardello", il peso sopportato dagli italiani a causa della burocrazia e del fisco.

Ancora in calo il numero di chi riferisce di avere accolto un animale in casa: dal 39,4% al 33%. - La presenza di animali domestici nelle case italiane fa registrare un picco nel 2013, in cui oltre la metà del campione dichiara di avere adottato un beniamino animale (55,3%), all'interno di un trend che vede invece assottigliarsi negli anni questa percentuale: si passa infatti dal 41,7% del 2012 al 39,4% del 2014 al 33% di oggi.Probabilmente ad essere diminuito negli italiani non è l'affetto verso il mondo animale, ma la disponibilità economica. Tra coloro che negli anni passati sostenevano di ospitare in casa propria più di un animale, la tendenza oggi potrebbe essere quella, per motivazioni prettamente economiche, di non "rimpiazzare" gli animali che muoiono. Allo stesso tempo, come segnalato nell'indagine Eurispes con i veterinari del Fnovi, la tendenza alle adozioni o ad accogliere un animale in casa si è molto contratta.Nelle nostre case trovano posto soprattutto cani (63,1%) e gatti (41%). La stragrande maggioranza (81,9%) di chi ha un animale non oltrepassa la soglia dei 50 euro mensili per le spese dedicate al proprio pet.

Si conferma il sentimento di amore e rispetto per il mondo animale, insieme ad un atteggiamento di protezione. - A conferma che gli animali siano comunque amatissimi, i risultati della sezione del sondaggio di quest'anno dedicata ai temi e valori etici riferibili al mondo animale. Gli italiani si schierano contro l'attività legata alla produzione di pellicce utilizzando animali (90,7%), la sperimentazione (87%), la caccia (78,8%), i circhi (68,3%) e i delfinari (64,8%). Inoltre, sono favorevoli all'accesso degli animali da compagnia nei luoghi pubblici (56,5%) e nelle strutture ricettive (56,8%), e caldeggiano una legge che equipari gli equidi (cavalli, asini, ecc.) agli animali da affezione e impedirne la macellazione (64,4%). Gli zoo restano amati da circa la metà del Paese (46,7%), nonostante anche questo dato sia in calo rispetto all'anno passato in cui si attestava a quota 56,2% (-9,5%). (fonte)

I motivi della crisi- "Fisco e burocrazia stanno distruggendo il Paese. L'Italia - secondo il Presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara - è ormai come l'uroboro descritto qualche tempo fa da Gustavo Zagrebelsky. L'uroboro è l'immagine mitologica del serpente che mangia la sua coda nutrendosi di se stesso. In questo momento storico lo Stato sopravvive nutrendosi dei propri cittadini e delle proprie imprese, cioè della società che lo esprime. Con evidente miopia: che cosa accadrà quando non ci sarà più nulla di cui nutrirsi? Ed è questa la chiave per capire i motivi della crisi e della profonda sfiducia, quando non è odio, dei cittadini nei confronti delle Istituzioni e della politica".