• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30964
IL DOCUMENTO

Sperimentazione animale, ISS adotta nuovo Codice etico

Sperimentazione animale, ISS adotta nuovo Codice etico
Perchè la sperimentazione animale, il ruolo del veterinario e dei ricercatori. Principi etici nel Codice di Etica dell'Istituto Superiore di Sanità.

Il nuovo Codice (versione 1 del 13 gennaio 2015) è suddiviso in cinque parti: integrità nella ricerca, conflitti di interessi, ricerca con l'uomo, ricerca e interventi di sanità pubblica, sperimentazione animale. In quest'ultima si richiamano i tradizionali principi di riferimento, nonché il contesto normativo, soprattutto in relazione al recepimento nazionale della Direttiva 2010/63/UE.

Gli animali e le alternative - Devono essere utilizzati a scopo di ricerca unicamente quando gli approcci alternativi sono risultati inadeguati. I benefici attesi da tali ricerche devono essere superiori al danno o al disagio inflitto ad un animale. I progetti sperimentali con modelli animali devono essere scientificamente validi, metodologicamente appropriati, statisticamente congrui e devono essere originali, non devono cioè costituire una inutile duplicazione di ricerche scientifiche già realizzate. Il protocollo sperimentale deve essere redatto prima dello studio e deve ottenere le autorizzazioni di legge. Il monitoraggio intramurale, implementato da tempo e recentemente assicurato anche dall'Organismo Preposto al Benessere degli Animali previsto dal DLvo n. 26 del 4 marzo 2014, necessita di continue verifiche e aggiustamenti, anche in funzione della rapida evoluzione delle tecniche, dei modelli e della tipologia variabile e talvolta sostitutiva delle specie animali coinvolte.

Benessere ed etologia
- Il personale coinvolto nella sperimentazione animale a diretto contatto con gli animali deve aver ricevuto adeguate istruzione e formazione al fine di assicurare il benessere animale in termini di minimizzazione dello stress psicofisico, anche di lieve entità, in ogni fase delle attività sperimentali. I ricercatori coinvolti a qualunque titolo in progetti che prevedono l'impiego degli animali devono avere una conoscenza adeguata dei modelli sperimentali, conoscenza delle caratteristiche specie-specifiche eco-etologiche della specie utilizzata, ed essere in grado di valutare i costi/benefici della sperimentazione, l'effettiva necessità di utilizzare lo specifico modello animale, la capacità di interpretare i risultati in base a tecniche statistiche appropriate e tali da ridurre il campione dei soggetti sperimentali.

Il veterinario- In Italia, la legislazione prevede che un veterinario sia designato alla tutela degli animali in sperimentazione con la responsabilità penale di poter/dover individuare in caso di necessità, un end-point reale diverso da quello sperimentale. In Europa, i medici veterinari sono funzionalmente equiparati a esperti in grado di fornire consulenza in tema di benessere animale.

Perché la sperimentazione- La sperimentazione animale è consentita e utilizzata per il miglioramento e la tutela delle condizioni di vita dell'uomo e degli animali e per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente. È soprattutto impiegata per approfondire la conoscenza della biologia e della fisiologia, studiare i meccanismi patogenetici delle malattie che colpiscono l'uomo e gli animali, identificarne le modalità di prevenzione e, infine, verificare la sicurezza e l'efficacia di molecole e composti ad azione terapeutica, o eventualmente tossici e pericolosi. Per questi tipi di ricerca, molto spesso animali vertebrati e invertebrati vengono utilizzati dopo aver indotto loro lo sviluppo di malattie umane o alcune alterazioni caratteristiche delle patologie, attraverso l'uso di agenti chimici, fisici e microbiologici. La sperimentazione animale, oltre che essere utilizzata in programmi mirati al progresso delle conoscenze nelle discipline a carattere applicativo, continua a svolgere un ruolo fondamentale nella ricerca di base e oggi più che mai in quella traslazionale.

Comunicazione
- Tutti i ricercatori "devono essere indipendenti e imparziali e la comunicazione con altri ricercatori e con il pubblico deve essere aperta e onesta". Sovvertire la fiducia dell'opinione pubblica "potrebbe avere come conseguenza il disinteresse o l'applicazione di restrizioni indesiderabili per la ricerca".

pdfCODICE_DI_ETICA-ISTITUTO_SUPERIORE_DI_SANITA.pdf157.38 KB